Le voci della notte

Violacciocca Matthiola incana

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 31/3/2015, 19:00
Avatar

Mai finirà perchè sei parte dei miei ricordi,parte della mia vita e ciò che mi hai dato,ciò che ti ho dato sempre vivrà!

Group:
Administrator
Posts:
75,412
Location:
il nulla

Status:


Matthiola incana

Violacciocca





YzY0imq



Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Capparales
Famiglia Brassicaceae
Genere Matthiola
Specie M. incana
Nomenclatura binomiale
Matthiola incana
(L.) R.Br.



RCrjZhr




La violacciocca rossa (non violaciocca, forma diffusa comunemente)[1] (Matthiola incana (L.) R.Br.) è una pianta erbacea perenne della famiglia della Brassicaceae (o Crocifere), originaria delle regioni mediterranee. Il genere Matthiola prende il nome da Pietro Andrea Mattioli (1501-1578), medico e botanico senese.



pN4XBwY





Descrizione

La violacciocca è alta 30-60 cm, ha il fusto cilindrico, rigido, contorto e legnoso alla base, con cicatrici delle foglie degli anni precedenti. La pelosità va dal glabrescente al bianco-tomentoso per peli ramificati, a volte con rari peli ghiandolari.

Le foglie sono di colore cenere, lanceolate (1-3 × 5-12 cm) e vellutate; il margine è intero o con denti ottusi. Sono a volte presenti lacinie basali ottuse, oppure le foglie possono presentarsi sinuate, ondulate o pennatosette.

Il fiore è composto da un calice di quattro sepali di 9-15 mm bordati di violetto e piegati a sacco nella parte inferiore; una corolla di quattro petali violetti, spatolati, lunghi 17-24 mm, con larghezza massima di 8 mm. Fiorisce da marzo a maggio.

Il frutto è una siliqua appiattita lunga 60-100 mm e larga 3 mm, con apice acuto e due bitorzoli laterali che si notato soprattutto prima della maturazione. È sorretta da un peduncolo di 10-20 mm.


AP3SGEm




Distribuzione e habitat

La violacciocca predilige suoli calcarei, e cresce spesso su rupi a picco sul mare, o su vecchi muri. È una pianta del litorale, ma si può trovare, naturalizzata, anche nell'entroterra fino a 600 m di altitudine.

È una pianta steno-mediterranea, diffusa cioè lungo le coste del mar Mediterraneo, all'incirca nell'areale dell'olivo. In Italia è comune lungo tutta la costa tirrenica, dalla Liguria alla Calabria, lungo le coste del mar Ionio e Adriatico a sud del Conero, e sulle isole. In altre parti d'Italia si trovano individui coltivati, o sfuggiti alla coltivazione e naturalizzati.



Zxh1B4l





Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, con fusto eretto, talvolta legnoso alla base e con foglie alterne lanceolate, di colore verde-biancastro per effetto della peluria che la ricopre. 1 grammo contiene tra i 635 ed i 670 semi.



Il seme germoglia in pochi giorni (3-4) alla temperatura di 18 -25 °C ed è molto sensibile alla luce: predilige infatti esposizione al sole. Richiede terreni di medio impasto, poroso, sabbioso, ben concimato, leggermente acido (pH compreso tra 5.5 e 6.5), ma prospera anche nei terreni argilloso-calcarei. L’umidità stagnante è molto dannosa, così come la forte sensibilità alle gelate. Subito dopo la germinazione bisogna fare in modo che la temperatura in serra sia regolata intorno ai 14°C Può essere seminata direttamente oppure allevata come giovane pianta e poi trapiantata in serra.



gcaTEvl




La Violacciocca più coltivata appartiene alle varietà precoci (Maria, Juliette, Brigitte, Clementine, ecc), utili per la coltivazione programmata, seguendo approssimativamente, i seguenti periodi di trapianto e conseguenti periodi di raccolta:

Tali varietà presentano, per i colori bianco e giallo, una percentuale di fiore doppio intorno al 95%, mentre per le colorate (rosso, lilla, rosa, albicocca, ecc) una percentuale di fiore doppio intorno al 50%.


Le varietà normali (le Mammouth con diversi colori, seminate per lo più a dicembre/gennaio e raccolte orientativamente a fine marzo/inizio aprile) e le Prouesse



RjjsP2d






L’impianto deve essere sistemato a circa 25 piante/m2: devono essere fissati i tutori (reti in plastica) a tre luci (ogni luce è di 15cm x 15cm ed accoglie 2 piante), lasciando 50 cm circa di passaggio tra una porca e l’altra. Si suggerisce l’uso del ERT 23 della CIFO per stimolare la crescita e proteggere le piantine dallo stress da trapianto, utilizzandolo poi come stimolatore durante la coltivazione.

Per quanto riguarda la temperatura, la violacciocca richiede un periodo di basse temperature per l’emissione dello scapo fiorale (10°C durante la notte), resistendo anche a temperature prossime allo 0°, mentre manifesta sensibilità negativa alle alte temperature.


7uFWSk6




Concimazione

Per la crescita, la Violacciocca ha bisogno di concimazioni a base di azoto nel primo periodo con moderazione (70-100 ppm, circa 10gr/hl alla stato puro); procedere poi, durante il periodo di sviluppo e di maturazione, ad una concimazione ricca di potassio (sotto forma di solfato in caso di pH tendenzialmente elevati). Il fosforo è da usare con parsimonia: è preferibile darlo solo preventivamente, durante la concimazione di fondo, essendo la Violacciocca molto sensibile a questo elemento. Quindi nel primo periodo (sviluppo) è consigliabile l’uso di un 2-0.5-1, mentre nel secondo periodo (maturazione) l’utilizzo di un 1-0.2-3 + Microelementi. La matthiola manifesta sensibilmente la carenza di potassio mostrando le foglie basali di un colore tendente al giallo. Per quanto riguarda la EC dell’acqua, la violacciocca resiste ad alti valori (fino a 3.0 mS/cm)






jXFDWfS

k6g4TlF

NtxClC5

do4jy8Y

 
Web  Top
0 replies since 31/3/2015, 19:00   121 views
  Share