Le voci della notte

I Musei Vaticani

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/7/2014, 19:45
Avatar

Mai finirà perchè sei parte dei miei ricordi,parte della mia vita e ciò che mi hai dato,ciò che ti ho dato sempre vivrà!

Group:
Administrator
Posts:
75,412
Location:
il nulla

Status:


Musei Vaticani


RTY5KFW


I Musei Vaticani sono un monumento della cultura mondiale.
Quella che era iniziata come solo una piccola collezione di sculture è stata trasformata, nel corso dei secoli, in un complesso museale che annovera una delle più belle collezioni d'arte del pianeta.
La decorazione degli interni dei palazzi che ospitano la collezione è altrettanto incredibile.
I Musei Vaticani sono visitati ogni anno da circa sei milioni di persone e si trovano a Roma, all'interno dello Stato della Città del Vaticano.
Sono uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita.

8CHhHBU


Storia dei Musei Vaticani

I Musei Vaticani furono fondati con il patrocinio di due papi settecenteschi,
Clemente XIV (1769-1774) e Pio VI (1775-1799), che furono tra
i primi ad aprire le collezioni d'arte al grande pubblico per favorire la
promozione della cultura tra le masse. Opportunamente, il primo edificio del
complesso museale, il Museo Pio-Clementino, fu chiamato in onore
proprio dei due pontefici fondatori. L'origine della raccolta delle
collezioni dei musei risale a molto in lò nel tempo. Tutto ebbe inizio nel
1480 con la scoperta ad Anzio di una statua romana del II secolo a.C, 
'L'Apollo del Belvedere' dello scultore greco Leocares, ancora
oggi una delle meraviglie più note Musei Vaticani. Nel 1503 Giulio II
collocò la statua nel Cortile Ottagono, un cortile ottagonale detto
anche in passato detto Cortile delle Statue, per via del fatto che
ospitò il primo nucleo delle collezioni pontificie di antichità classiche.
Qui Papa Giulio II della Rovere (1503-1513) allestì una straordinaria
raccolta di sculture antiche, che mirava a far rivivere la Roma dei Cesari
nella Roma dei Papi.


3XFwjAZ


Nella seconda metà del Settecento, quando i pontefici
Clemente XIV e Pio VI decisero di trasformare la raccolta in un museo dalla
struttura organica, il Cortile venne inserito nel nuovo progetto museale e
ne divenne il fulcro. Nonostante i cambiamenti intercorsi nei secoli, alcune
delle sculture in esposizione, tra le quali il  proprio l'Apollo del
Belvedere
e il famosissimo Laocoonte si trovano qui fin dalla
prima metà del Cinquecento. Nel corso dei successivi secoli altri papi
aggiunsero alla raccolta già di per se straordinaria altre e importanti
opere d'arte di proprietà. Oggi, i musei vaticani sono composti da tredici
musei in un enorme complesso architettonico composto da due palazzi
Vaticani.




yrBKNwY


Cappella Sistina


E' uno dei più famosi tesori culturali e artistici della Città del Vaticano
e del mondo è inserita all'interno del percorso dei Musei Vaticani, quindi
la potrete visitare con lo stesso biglietto. Come si sa, fu costruita tra il
1475 e il 1481, all'epoca di papa Sisto IV della Rovere, da cui il nome. Si
quasi l'obbligo di citare solo la frase che Johann Wolfgang von Goethe
disse durante il suo Viaggio in Italia Senza aver visto la Cappella Sistina non
è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado
di ottenere.
; La cappella fu costruita nel XV secolo come cappella
privata di Sisto IV.


qhWmhjw


Nel 1508 papa Giulio II chiese a Michelangelo di
ridipingere il soffitto. Michelangelo, che non si vedeva come un pittore (ma
come archittetto e pincipalmente scultore), solo a malincuore accettò
l'incarico, decidendo di decorare il soffitto con nove scene del Vecchio
Testamento, il più famoso dei quali è la Creazione di Adamo, che
mostra dio che scende dal cielo per portare Adamo alla vita.


kVm0k6h


Le pareti della cappella sono completamente ricoperte di affreschi. Il più famoso di questi
è il Giudizio Universale sulla parete dell'altare, sempre di
Michelangelo. In generale tutto il complesso edilizio dei Musei Vaticani
merita più una visita in sé. Tutte le camere e i corridoi sono riccamente
decorate con marmi e affreschi e capolavori assoluti.


saTDXgW

eAvZQpE

8EHTBNV

1NOBZhp





I Musei e le collezioni


Meglio non cercare di vedere tutto in una sola visita (tutto il percorso
lungo tutti i musei è lungo quasi 4 km e mezzo!) ma concentrarsi su un
numero limitato di cose che si desiderano vedere. Il rischio se no è di
perdere le cose per voi più importanti. Assicuratevi anche di avere un po'
di tempo e di energia per due luoghi assolutamente da non perdere come
appunto la Cappella Sistina e per le Stanze di Raffaello, che
si trovano verso la fine dell'itineraio museale.


3J3ek2b


Per mantenere le enormi folle; sotto controllo, il museo ha quattro itinerari di colori e tempi
diversi che vanno da un'ora e mezzo fino a più di cinque ore (ma parecchio
stancante se non siete allenati e con il rischio della sindrome di
Stendhal
). Tutti gli itinerari terminano nella Cappella Sistina.



ujuyLa1

Museo Pio-Clementino


Uno dei principali punti di forza del Musei Vaticani è la collezione di arte
antica romana e greca, che si sviluppa su quattro musei. Alcune delle statue
più famose, tra cui il Laocoonte, l'Apollo del Belvedere e l'Afrodite
Cnidia
si trovano nel Museo Pio-Clementino. Quest'ultimo
costituisce il nucleo dei Musei Vaticani. La maggior parte della collezione
è costituito da statue scoperte a Roma e dintorni.

yXWWNv4


Tra i tanti capolavori da sottolineare il cosiddetto Apoxyomenos (il raschietto), una copia in
marmo I secolo di una famosa statua di bronzo di Lisippo. La statua
fu scoperta nel 1849 a Trastevere ed ebbe subito una fama a livello
mondiale.

nMKQ6Rg


Raffigura un atleta che si deterge e si lava con forza via le impurità del corpo con un raschietto. La foglia di fico venne aggiunta
successivamente (romani e greci non usavano censurare le loro opere d'arte).
Il Cortile Ottagonale, la parte più antica dei Musei Vaticani,
contiene diversi capolavori, tra cui l'Apollo del Belvedere e
un'altra copia romana di un originale greco di Leochares. La statua
del dio Apollo che estende il suo braccio è stata spesso descritta nella
storia dell'arte come la perfezione estetica.

EMChYLk


Ancora più famoso è il Laocoonte, un gruppo scultoreo scoperto nel 1506 sul colle Oppio.
All'enorme scavo, assistettero di persona, tra gli altri, Michelangelo
e Giuliano da Sangallo. Ques'ultimo inviato dal papa per valutare il
ritrovamento fu cului che identifico i frammenti ancora parzialmente sepolti
con la scultura citata da Plinio che si trovava nella villa sul colle
Oppio dell'imperatore Tito.


uIiNkul

Il gruppo del Laocoonte fu creato intorno al 30 a.C da tre scultori di
Rodi che probabilmente copiarono un originale dal II secolo a.C. Esso
raffigura la vicenda leggendaria descritta anche nell'Eneide del sacerdote
troiano Laocoonte e i suoi due figli Antifante e Timbreo
mentre vengono stritolati da due serpenti marini. L'episodio si inquadra
nella vicenda della vendetta di Atena al tentativo di Laocoonte sacerdote
di Apollo di opporsi all'ingresso del cavallo di Troia nella città
(avvertendo i suoi cittadini).

x4impL4


Nella storia dell'arte la scoperta del Laocoonte ebe una importanza fondamentale per l'influenza che ebbe su
generazioni di artisti da Michelangelo, testimone oculare della scoperta a
Tiziano fino a El Greco ad Andrea del Sarto.
Michelangelo ad esempio fu particolarmente impressionato dalla rilevante
massa della statua e dal suo aspetto sensuale, in particolare nella
rappresentazione delle figure maschili. Molti dei lavori di Michelangelo
successivi alla scoperta, come il San Matteo, lo Schiavo ribelle e lo
Schiavo morente, furono influenzati dal Laocoonte.


FrrfkLj


Il re di Francia intorno al 1540, fece realizzare una copia in bronzo del Laocoonte dallo scultore
Francesco Primaticcio
destinata al palazzo realre Fontainebleau. Si può
anche dire che con il Laocoonte ebbe inizio la critica dell'arte con il
saggio di Gotthold Ephraim Lessing Laokoön del 1766 (Lessing
sostiene che l'arte visiva e la poesia, nel senso della letteratura
contemporanea, non sono comparabili).

gg3wKiT


La statua venne rapita e portata aParigi da Napoleone dopo la
conquista dell'Italia del 1799 per essere sistemata in grande evidenza nel
Museo del Louvre dove
divenne importante d'ispirazione del neoclassicismo in Francia. Dopo la
caduta di Napoleone, fu riportata in Vaticano nel 1815, sotto la cura di
Antonio Canova
(che più volte aveva rappresentato l'imperatore francese
nelle sue sculture) e nuovamente restaurata. Solo nel 1906 fu rinvenuto il
braccio destro originario del Laocoonte, piegato a gomito e mancante della
mano, e alla fine degli anni 60 , ripristinato riunendolo al resto della
statua.


G3uqJhT


Proseguendo la visita nel museo Pio-Clementino colpisce la bellezza della
Sala delle Muse decorata con affreschi raffiguranti Apollo e le Muse, creati alla
fine del XVIII secolo da Tommaso Conca. La Sala, aperta al pubblico
nel 1784, fu ideata per esporre una serie di sculture ritrovate nella
cosiddetta villa di Cassio (passato alla storia per essere stato
tra i promotori della congiura che causò l'uccisione di Gaio Giulio Cesare
nel 44 a.C.) presso Tivoli, dove si rinvennero numerose statue di
muse, un Apollo Musagete, una Atena, erme e ritratti di uomini greci
illustri, riconducibili all'età dell'imperatore Adriano.


7mIdVDC


Nel cosiddetti Cortile di Belvedere si trova un'altra famossima scultura, il Torso del
Belvedere, una statua ritrovata in Campo dei Fiori e scolpita da Apollonio
(figlio di Nestore), uno scultore greco del primo secolo a.C.
Purtroppo le gambe e le braccia mancano, ma il tronco è considerato un
perfetto esempio di anatomia maschile. Perché anche quest'ora è così
importante per la storia dell'arte? Ispirò tra gli altri Michelangelo per i
suoi nudi sul soffitto della Cappella Sistina.



7w0kDfH


Sala Rotonda


L'adiacente Sala Rotonda prende a modello il Pantheon. Il pavimento è lastricato con un
magnifico mosaico romano del secondo o dell'inizio del III secolo d.C che
raffigura vari mostri marini e altre figure mitologiche. Il pavimento venne
scoperto a Otricoli, un piccolo comune dell'Umbria.

1N7A81r


Dallo stesso luogo proviene il Giove di Otricoli, una copia di un busto, opera
dello scultore greco Briasside dal IV secolo a.C. Nel centro della
stanza si trova una grande vasca di porfido che fu trovata nella Domus
Aurea
di Nerone. Le nicchie che circondano le sale ospitano una
varietà di statue.

n1iVzU0


Il più impressionante è la colossale Statua di Ercole in bronzo dorato del II secolo d.C. Altre sale interessanti del Museo
Pio-Clementino comprendono la Galleria delle Statue, con una scultura
sensuale di un Arianna Addormentata che è stata una ispirazione
importante per molti scultori neoclassici. Questa scultura fu acquistata da
papa Giulio II nel 1512 per il Cortile delle Statue in Belvedere,
dove fu adattata a ornamento di fontana. Inizilamente si pensava che a causa
del bracciale a forma di serpente che le adorna il braccio, il personaggio
della scultura fosse Cleopatra, suicidatasi con il morso di una vipera. Nel
700 vi si riconobbe finalmente Arianna, la principessa cretese figlia di
Minosse che, dopo aver aiutato Teseo nel Labirinto del Minotauro, fu da
ques'ulrimo abbandonata dormiente sull'isola di Nasso; qui fu svegliata
dall'arrivo di Dioniso che la prese in sposa.

RR5vYZW

Molto interessante anche la cosiddetta Sala degli Animali con una
eccellente collezione di statue di animali e mosaici, e il Gabinetto
delle Maschere
, chiamato così per i mosaici di maschere che sono stati
integrati nel pavimento e provenienti da Villa Adriana a Tivoli. La
Sala a Croce Greca contiene i sarcofagi di Elena (madre
dell'imperatore Costantino) e di sua nipote Constantina.


uPM1kNg


Museo Chiaramonti


Il Museo Chiaramonti prende il nome dal suo fondatore Pio VII, nato a
Cesena come Luigi Barnaba Chiaramonti. Il museo, allestito e ordinato
da Antonio Canova occupa una parte della galleria lunga 300 metri progettata
dal Bramante nel 1507 su ordine di Giulio II in modo da unire in un
importante amalgama il Palazzo Pontificio con il Palazzetto del Belvedere.

32ljAFd


Il museo Chiaramonti detiene una notevole quantità di statue, tra cui molti
busti che venivano utilizzati dai romani come ritratti degli antenati. il
resto della galleria ospita il lapidario (Galleria Lapidaria), con una
grande collezione epigrafica che contiene più di quattromila iscrizioni.
Purtroppo questa galleria è chiusa e si può accedere solo con un permesso
speciale. Alla galleria Chiaramonti segue il Braccio Nuovo, che vanta un
magnifico pavimento fatto di mosaici romani.

bhSVoks


Qui troverete altrre impressionanti statue romane, tra cui l'Augusto di Prima Porta che
ritrae l'imperatore romano Augusto, altra 2,04 metri, realizzata in marmo e
ritrovata nel 1863 nell'abitazione di Livia Drusilla, moglie di Augusto
(Villa Livia), a Prima Porta, periferia nord di Roma, da cui il nome.


uW4oEzN


Un altra statua simbolo dei Musei Vaticani; è la personificazione
colossale e allegorica del Nilo. Essa mostra il dio del fiume disteso su un
fianco che si appoggia su una sfinge e dall'aspetto di un saggio e barbuto
vecchio. Ai suoi piedi un coccodrillo e il dio tiene un canestro di grano in
mano, simbolo del terreno fertile della valle del Nilo, che era il risultato
di periodiche inondazioni del fiume.


6pDP78d


Si pensa che i sedici bambini che strisciano su di lui sono un riferimento all'altezza ideale di sedici cubiti
a cui il fiume Nilo doveva salire per garantire la fertilità del terreno. I
puttini che gli si arrampicano addosso simboleggiano anche i figli che egli
ha generato, ovvero gli egizi, la cui grande civiltà, qui rappresentata
dalla sfinge posta sulla destra, è nata proprio grazie alla presenza del
grande fiume Nilo.


Lo7zbKw

La personificazione dei fiumi, inaugurata dagli scultori
alessandrini, sarà poi eredità ripresa dai romani, che nella loro arte non
mancheranno di ispirarsi all’ellenismo alessandrino.




Museo Gregoriano Profano


Il Museo Gregoriano Profan è un altro museo con una importante collezione di
statue greche e romane. Fondato nel 1844 da Gregorio XVI sculture,
sarcofagi, rilievi e monumenti funerari, la maggior parte dei quali
risalenti all'età imperiale (I e IIsecolo d.C). L'opera forse più più famosa
e rappresentiva del museo è la coppia sculturea dell'Atena e Marsia,
una copia dell'originale in bronzo del V secolo a.C dallo scultore greco
Mirone
. Degni di nota tra gli altri manufatti i mosaici di atleti dalle
Terme di Caracalla e i frammenti del Partenone.

xrXdNOA


Museo Gregoriano Etrusco


Il Museo Gregoriano Etrusco anch'esso fondato da Papa Gregorio XVI nel 1837. Si
tratta di uno dei più importanti musei del suo genere anche se la sua
importanza è diminuta per la presenza sempre a Roma del Museo Nazionale
Etrusco
di Villa Borghese che fu fondato successivamente dopo
l'unità d'Italia. Nel Museo Etrusco del Vaticano è particolarmente bella
collezione di vasi, che mostrano l'influenza delle tecniche greche nelle
decorazioni etrusche, e la presenza di una grande raccolta di vasi greci, ma
rinvenuti nelle necropoli etrusche, e di vasi italioti (prodotti nelle città
ellenizzate dell'Italia meridionale), che permette di ripercorrere la storia
della pittura antica attraverso celebri realizzazioni di vasai e
ceramografi..


jCKf7Kn

Un esempio notevole è un'anfora decorata con le figure di
Achille e Aiace che giocano a dadi . Un altro punto forte della collezione è
una serie di oggetti trovati nella tomba Regolini-Galassi di
Cerveteri
, tra i quali un trono di legno e una carrozza del VII secolo
a.C. La statua più significativa è il Marte di Todi, una statua in
bronzo del V secolo a.C. La collezione di questo museo raccoglie
prevalentemente gli oggetti che a partire dal 1828 furono rinvenuti negli
scavi delle antiche città dell'Etruria meridionale (oggi Lazio
settentrionale), allora comprese nello Stato Pontificio. Con la fine dello
Stato Pontificio, nel 1870 cessarono le competenze territoriali del museo,
che non verrà più incrementato dai materiali di scavo ma solamente con
sporadiche acquisizioni di collezioni archeologiche, tutte di vecchia
formazione e di straordinaria importanza.


77OethG

Annessa al museo etrusco è
una sezione dedicata alle antichità romane (Antiquarium Romanum),
provenienti da Roma stessa e dal Lazio, con bronzi, vetri, terrecotte
architettoniche e ceramica di uso comune. Il museo è un'opera d'arte a se
stante, ospitato all'interno del Palazzetto di Innocenzo VIII e
nell'annesso edificio del tempo di Pio IV, dove è possibile ammirare
parti significative dell'originaria decorazione, tra cui affreschi di
Federico Barocci
e Federico Zuccari (1563), Santi di Tito
e del Pomarance (1564).


Yjoe5CD

Museo Gregoriano Egizio


Il Museo Gregoriano Egizio è un altro museo fondato da papa Gregorio XVI, che
aveva un forte interesse per l'Egitto e l'eggittologia. Dotato di nove
stanze in cui si può ammirare da una impressionante collezione di stele e
geroglifici del 2500 a.C fino alle repliche romane di statue egizie del II
secolo d.C. Da non perdere la collezione di mummie e sarcofagi databili
intorno al 1000 a.C che furono trovate presso la necropoli di Deir
el-Bahri
a Tebe.


xknM93u


Una sala del museo egizio contiene una
ricostruzione del Canopo di Villa Adriana a Tivoli tra cui il
Santuario di Serapide
e statue di divinità egizie. L'interesse di
Gregorio XVI e di molti altri papi per l'Egitto era legato al ruolo del
paese nelle Sacre Scritture. Il Museo si articola in nove sale inframmezzate
da un ampio emiciclo che si apre verso la terrazza del Nicchione della
Pigna, nel quale trovano posto numerose sculture.


5GPI75K


Le ultime due sale
ospitano reperti provenienti dalla Mesopotamia e dalla regione
siro-palestinese.



XseMH4c

Pinacoteca Vaticana

La Pinacoteca Vaticana è un museo relativamente nuovo rispetto agli altri Musei
Vaticati inaugurato nel 1932 dai Pio XI. Le sedici sale del museo contengono
dipinti che vanno dal XII al XIX secolo. La maggior parte delle opere
provengono da maestri italiani, ma ci sono anche alcuni artisti stranieri
rappresentati. C'è anche una intera stanza dedicata al pittore austriaco
Peter Wenzel
. Tra le opere più importanti c'è il Trittico Stefaneschi
che Giotto dipinse intorno al1300 per l'antica basilica di San Pietro.
Un'altra opera degna di nota è un affresco quattrocentesco che raffigura la
fondazione della Biblioteca Vaticana. Il dipinto di Melozzo da Forlì
mostra Sisto IV mentre nomina il Platina prefetto della biblioteca
Vaticana.
SAPukrq


All'interno della Pinacoteca Vaticana c'è anche una sala dedicata
a Raffaello che comprende gli arazzi realizzati dall'artista
fiammingo Pieter van Aelst nella sua bottega di
Bruxelles
su cartoni creati da
Raffaello e dai suoi allievi. I cartoni si trovano ora al Victoria
Albert Museum
di Londra.

OIoYEq6


Ci sono anche diversi dipinti di Raffaello in questa sala, tra cui L'Incoronazione
della Vergine
, dipinto quando l'artista aveva solo diciannove anni.
Importanti anche l'incompiuto San Girolamo di Leonardo Da Vinci
(1480), la Madonna dei Frari di Tiziano (1535), Riposo durante la
fuga in Egitto
di Federico Barocci (1573) e la Deposizione
di Caravaggio (1603).


XO0c911

Museo d'Arte Religiosa Moderna


La Collezione d'Arte Religiosa Moderna presenta cinquantacinque camere.
E' stata fondata nel 1973 per volere di Papa Paolo VI ed è il più grande
museo del suo genere. Contiene opere di molti dei più importanti artisti
moderni del mondo Guttuso, Dalì, Kandinsky,
Kokoschka
, Le Corbusier, Matisse, Munch, Picasso,
Rodin e van Gogh. L'intento di questo museo, unico nel suo
genere, è quello di documentare la capacità dell'arte contemporanea di
esprimere il sentimento religioso. La raccolta si è formata prevalentemente
con donazioni. Il Museo si trova nell'Appartamento Borgia, al primo piano
del Palazzo Pontificio, in alcuni locali del pianterreno e nelle sale
sottostanti alla Cappella Sistina, dove originariamente avevano sede i
Magistri Caeremoniarum
, cioè i responsabili delle cerimonie e che
avevano anche il compito di segreteria.


6KDzW0L

Museo Pio Cristiano

Il Museo Pio Cristiano detiene una collezione di sculture, sarcofagi e
mosaici di epoca paleocristiana. Il museo fu fondato nel 1854 da Pio IX, 
due anni dopo l’istituzione della Commissione di archeologia sacra, che
aveva il compito di dirigere gli scavi nelle catacombe e tutelarne la
conservazione; il museo doveva ospitare quei reperti la cui conservazione in
loco era impossibile. L'oggetto più famoso è la celeberrima Statua del
Buon Pastore
, creata nel III secolo d.C.

qbBXMoo

Questa splendida scultura
al Museo Lateranense dalla Collezione Mariotti, già a partire dal XVIII
secolo. Il giovane pastore è stato rappresentato mentre porta un agnello
sulle spalle, porta una tunica priva di maniche e con una sporta indossata a
tracolla. La statua rappresenta il Cristo Pastore, ma anche la Vittima,
quella che con il proprio sacrificio ha dato agli uomini la salvezza; si
tratta, tra l’altro, della prima raffigurazione di Cristo, forse ancora di
età precedente a Costantino (III secolo d.C.). L'allusione è piuttosto
chiara; si tratta di un richiamo alla Sacra Scrittura di Luca, quando si
parla appunto del motivo del pastore. In effetti, è una delle consuete
immagini votive di quei pastori che recano in offerta alla divinità la loro
bestia migliore che appartiene.




Museo Missionario Etnologico


Fondata da Pio XI nel 1926, il Museo Missionario Etnologico presenta oggetti
di carattere religioso provenienti da quattro aree geografiche - Asia,
Oceania, Africa e America. Molti dei 100.000 pezzi della collezione sono
stati acquisiti dagli operatori missionari. Il museo fu originariamente
ospitato nel Palazzo del Laterano, ma è stato trasferito qui nel
1973. Tra i punti salienti ci sono una statua del dio Quetzalcóatl dal
Messico, una maschera da Sierra Leone e una scultura lignea della divinità
matauenga, dalla Polinesia francese.




CtdT6vm

Biblioteca Apostolica Vaticana




LaBiblioteca Vaticana fu fondata da papa Nicolò V nel 1450,
quando conteneva circa 340 libri. Oggi è una delle più importanti
biblioteche del mondo, con più di mezzo milione di libri e oltre 60.000
manoscritti. Alcuni dei pezzi più pregiati vengono visualizzati nel
Salone Sistino
, una magnifica sala a volta costruita nel 1588 da
Domenico Fontana. L'ampia sala largha quindici metri e lunga 80 metro è
magnificamente decorata con pitture murali e soffitti colorati.

LoF5xWF

La biblioteca ospita anche una serie di musei, tra cui il Museo Profano
e il Museo Sacro. Quest'ultima detiene una serie di oggetti antichi
cristiani trovati nelle catacombe romane così come bicchieri e oggetti
realizzati con materiali preziosi come l'avorio e smalto medievale. 
Recentemente è apparsa la notizia che la giapponese Ntt Data si occuperà
della digitalizzazione di 82mila testi tra cui: la Bibbia Urbinate,
capolavoro dell'arte libraria rinascimentale commissionata da Federico da
Montefeltro
e realizzata dalla bottega fiorentina di Vespasiano da
Bisticci (1476-1478), la Divina Commedia illustrata da Botticelli
per Lorenzo il magnifico, l'Iliade con testo greco e
traduzione latina del XV secolo solo per citare alcuni incredibili
capolavori.



nXxsIvZ

Museo Storico Vaticano



IlMuseo Storico Vaticano offre uno sguardo affascinante attraverso la
lunga e talvolta turbolenta storia del Vaticano. Il museo è stato fondato
nel 1973 su richiesta di papa Paolo VI. E' stato originariamente situato
vicino alla Pinacoteca Vaticana, ma nel 1991 è stato trasferita al Palazzo
del Laterano vicino all'ingresso posteriore della basilica di San
Giovanni in Laterano
.

in00UbD

Il museo contiene una collezione di armi, armature
e uniformi delle forze armate papali, nonché ritratti di papi e le
cosiddette papamobili, le carrozze e leauto usate dai papi. Ci sono piani
per spostare la raccolta di nuovo in Vaticano. Nel frattempo, il museo è
visitabile solo su prenotazione per una visita guidata di gruppo.


QF8ATD5

Altre collezioni


Altre collezioni dei Musei Vaticani comprendono ceramiche dei secoli XVIII e
XIX e mosaici in miniatura che erano molto popolari come ricordo, in
particolare nel XIX secolo.


2DcxqYf


Il complesso Musei Vaticani

Parte del fascino di una visita ai Musei Vaticani è l'occasione per ammirare
il complesso di edifici sontuoso che ospita i musei. Il complesso fu
costruito tra il XII e il XIX secolo e servì come residenza principale di
molti papi. Diverse sale, tra cui la Cappella Sistina, sono a volte ancora
utilizzati dal papato. Oggi il papa è soprattutto una figura spirituale, ma
prima dell'unità d'Italia il papa era anche il capo di un grande regno
temporale e il complesso del Vaticano riflette la loro importanza come teste
di stato. I papi assunti architetti più famosi del mondo e gli artisti per
decorare le loro residenze, e queste decorazioni, in particolare le pitture
murali negli appartamenti privati ;del papa, meritano una visita a parte.



QFEIQWX

I cortili e le gallerie del complesso dei Musei Vaticani


Gli edifici che ospitano la collezione Musei Vaticani; sono composti da due
palazzi. A nord il Palazzo del Belvedere, costruito alla fine del XV
secolo come Villa Belvedere. A sud, adiacente al Basilica di Pietro il
Palazzo Apostolico, che ha servito come residenza principale dei papi dal
loro ritorno da Avignone nel 1377. L'attuale palazzo fu costruito nella metà
del XV secolo e sostituì un precedente edificio del V secolo. Nei primi anni
del Cinquecento secolo Bramante collegò i due palazzi tra loro con la
costruzione di due lunghe ali che racchiudevano un ampio cortile, il
Cortile del Belvedere
.

GgW7JBQ


Nel 1585-1590 una nuova ala della biblioteca
divise il cortile in due. Il cortile inferiore è ancora conosciuto come il
Cortile del Belvedere, mentre al cortile superiore è conosciuto come il
Cortile della Pigna
.



1bWMCgq


L'aggiunta della nuova ala (Braccio Nuovo) nel 1820
creò un altro più piccolo cortile nel mezzo: il Cortile della Biblioteca. Il
cortile della biblioteca e quello del belvedere cortile non sono accessibili
ma quasi tutti i visitatori dei Musei Vaticani arrivano a visitare il
bellissimo Cortile della Pigna. Il cortile prende il nome dal grande dalla
grande bigna di bronzo posta sul ripiano della scalinata costruita da
Pirro Ligorio
.


yxjr6rv


La pigna è un'antica fontana scoperta nei pressi del
Pantheon, vicino alle terme di Agrippa, probabilmente apparteneva ad un
tempio dedicato a Iside. L'acqua scorreva fuori delle scale. I due pavoni in
bronzo che fiancheggiano la pigna sono repliche di sculture antiche che sono
stati trovate nel Mausoleo di Adriano. Gli originali sono ora nella nuova
ala.

nU7yPdV


Nel mezzo del cortile si trova moderna scultura in bronzo, denominata 'ambito
all'interno di una sfera
'. Si tratta di una creazione di Arnaldo
Pomodoro che posta qui nel 1990.


GH2X7Gi

Gallerie dei Musei Vaticani


I due lunghi bracci che collegano il Palazzo Apostolico con il
Palazzo del Belvedere
sono ciascuno di circa trecento metri di
lunghezza. L'ala est ospita il già citato Museo Chiaramonti, piena di statue
dall'antichità, e la galleria Lapidario, che purtroppo non è accessibile al
pubblico. L'ala ovest ospita altre tre gallerie.


Idsp3DS


La prima arrivando dal Palazzo del Belvedere è la Galleria dei Candelabri lunga 80 metro
camera con sculture greche e romane. Da qui si accede alla Galleria degli
Arazzi
, con arazzi quinto al XVII secolo.

BgjyXgll


L'ultima e più lunga galleria
di 175 metri è la Galleria delle Carte Geografiche. Le pareti
di questa galleria sono decorate con grandi dipinti di mappe create da
Antonio Danti tra il 1580 e il 1583 grazie all'opera di raccolta delle
informazioni necessarie da parte di suo fratello Egnazio Danti, frate
domenicano, poi vescovo, ma anche cosmografo, matematico e architetto.

bTpgDuE


Le mappe mostrano città italiane, isole del Mar Mediterraneo e dei territori
pontifici. Gli affreschi del soffitto raffigurano eventi che hanno avuto
luogo in questi luoghi.





Sale del Palazzo Apostolico

I papi del Rinascimento commissionarono i più talentuosi artisti dell'epoca
per decorare generosamente le loro splendide residenze. Molte delle camere,
tra cui l'Appartmento Borgia e le stanze di Raffaello sono aperte al
pubblico e sono incluse nel percorso dei Musei Vaticani.

YctpZeT

Appartamento Borgia

L'Appartamento Borgia è costituito da una serie di camere che sono state
trasformate in appartamenti privati ​​per papa Alessandro VI,
Rodrigo de Borgia
. Il papa era un mecenate delle arti e  fu lui a
chiamare il Pinturicchio per decorare le stanze con magnifici
affreschi. Tra il 1492 e il 1495 Pinturicchio e i suoi allievi dipinsero sei
delle stanze Borgia. Gli affreschi raffigurano temi religiosi (come il
martirio dei santi e dei misteri della fede) e temi medievali (Trivium e
Quadrivio, cioè le arti liberali come Grammatica, Retorica, Dialettica,
etc). La maggior parte delle camere sono attualmente utilizzate per
l'esposizione di una selezione della collezione d'arte religiosa moderna.


ni6MQne

Cappella di Niccolò V

Spesso ignorato dai visitatori nel loro cammino verso la Cappella Sistina,
ma sicuramente merita una visita è l'intima Cappella di Niccolò V,
decorata con splendidi affreschi di Fra'Angelico tra il 1447 e il
1449. Gli affreschi raffigurano scene in vite dei santi Stefano e Lorenzo.


m1b8gTD

Stanze di Raffaello


Le Stanze di Raffaello furono commissionate da papa Giulio II che preferì
prendere le distanze da Alessandro VI e si rifiutò di risiedere in
appartamenti creati per il suo predecessore. Il papa progettò di invitare
una varietà di rinomati pittori per decorare i suoi appartamenti privati
​​(situati al di sopra degli appartamenti Borgia), ma dopo aver visto il
lavoro del venticinquenne pittore e architetto Raffaello Sanzio da
Urbino
, decise di affidare il lavoro
tutto a quest'ultimo. Dal 1508 Raffaello lavorò alle decorazioni degli
appartamenti, spesso distratto dai suoi altri numerosi lavori, compresa la
costruzione della Basilica di Pietro dopo la morte del Bramante. Lo
stesso Raffaello morì nel 1520 a soli 37 anni, prima che gli affreschi degli
appartamenti papali venissero completi, ma i suoi assistenti finito il
lavoro seguendo i suoi disegni. Gli affreschi sono considerati capolavori
assoluti dell'arte rinascimentale. La prima stanza di quelle decorate da
Raffaello è la Sala di Costantino, che fu dipinto quando il pittore
era già deceduto dai suoi assistenti Giulio Romano e Francesco
Penni
. Mostra scene della vita dell'imperatore romano Costantino (che
fece del cristianesimo la religione ufficiale, con il suo famoso editto) e
il trionfo del cristianesimo sul paganesimo. L'affresco sulla
Battaglia di Ponte Milvio
raffigura la battaglia tra Costantino e
Massenzio (raffigurato mentre sta per annegare nel fiume Tevere), durante la
quale l'esercito di Costantino in inferiorità numerica  schiacciò
l'esercito dell'imperatore Massenzio spingendolo nel fiume. La scena è
ambientata a nord di Roma con il Monte Mario (sulla sinistra) dove si
riconosce Villa Madama, costruita da Raffaello per il Giulio II
proprio in quegli anni. La stanza successiva è la Stanza di Eliodoro,
affrescata solo in parte da Raffaello tra il 1512 e il 1514. Il tema della
stanza è l'intervento divino che protegge la chiesa e i santi. La stanza
prende il nome da uno degli affreschi, la Cacciata di Eliodoro,
che raffigura una scena della Bibbia. Sulla sinistra sono figure raffigurati
papa Giulio II, Raffaello stesso e il suo allievo Giulio Romano. Con il
tempo Raffaello dipinse l'Incontro di Leone Magno con Attila Giulio
II era morto, e di conseguenza il suo successore Leone X è raffigurato due
volte in questo affresco: Raffaello inizialmente lo dipinse come un
cardinale che accompagna Leone I, ma poi Leone X chiese a uno dei allievi di
Raffaello a ritrarre se stesso come Leone I.



D3z6CmW


La Stanza della Segnatura prende il nome prende il nome dal più alto
tribunale della Santa Sede, la "Segnatura Gratiae et Iustitiae", presieduto
dal pontefice che qui si riuniva. Raffaello iniziò questa questi affreschi
nel 1508 ed è l'unica stanza che era completamente dipinta dal maestro
stesso. Il soggetto della stanza è l'armonia tra i valori dell'antichità e
del cristianesimo ed è universalmente conosciuta per ospitarela Scuola
di Atene
, l'affresco più famoso nelle Stanze di Raffaello.
Ques'ultimo, capolavoro assoluto è particolarmente apprezzato per l'uso
sapiente della prospettiva. Dedicato alla filosofia l'affresco è ambientato
in una profonda navata di un edificio scoperto, ispirato ai progetti di
Bramante per la nuova Basilica vaticana, ed evoca l'ideale del  "tempio
della sapienza
". Vi si trovano filosofi e saggi dell'antichità raccolti
su una gradinata attorno a Platone e Aristotele impegnati in una dibattito,
sul culmine. Molti personaggi famosi dell'antichità sono mostrati, tra cui
Euclide, Socrate, Pitagora e Archimede. Raffaello insirì nel dipinto
ritratti di molte figure contemporanee. Tra queste, oltre al suo
autoritratto, il suo amico Bramante, il papa Giulio II, Leonardo da Vinci e
anche il sua rivale Michelangelo, che all'epoca stava dipingendo il soffitto
della Cappella Sistina. I gruppi di personaggi si articolano dinamicamente,
concatenando gesti ed espressioni, e rispettando una certa gerarchia
simbolica che non irrigidisce però mai la rappresentazione, che appare
sempre sciolta e naturale.



JWacXw2



L'ultima delle quattro stanze è Stanza dell'Incendio di Borgo, dal
nome di uno degli affreschi. La camera fu ultimata tra il 1514 e il
1517 (per lo più dagli assistenti di Raffaello), durante il pontificato di
Leone X. Quest'ultimo scelse come tema le vite dei suoi omonimi Leone
III e Leone IV come tema per la stanza. L'affresco più importante è l'Incendio
di Borgo
, che è stato dipinto dopo uno schizzo creato da Raffaello.
Mostra Leone IV spegnere un incendio facendo il segno della croce.
L'incendio si riferisce a un episodio dell'847 quando un terribile
incendio divampò nel quartiere antistante l'antica basilica di San Pietro
chiamato ancora oggi il Borgo. Leone IV, impartendo la benedizione solenne
dalla Loggia delle Benedizioni, fece spegnere miracolosamente il
fuoco, salvando la popolazione e la basilica.


56XupyK

L'affresco traccia paralleli
con scene dell'antichità mostrando Enea sulla sinistra che porta il
padre Anchise sulle spalle fuori dalla città in fiamme di Troia.


uyfkjTz


Loggia di Raffaello


La Sala di Costantino è collegata alla Loggia di Raffaello, un altro
capolavoro dell'artista di Urbino. Purtroppo la loggia è accessibile solo su
appuntamento. La loggia è decorata con dodici affreschi che illustrano gli
eventi della Bibbia e corre lungo lungo tutto il lato est, per una lunghezza
di circa 65 metri per una larghezza di circa quattro.

UvYvFpl


Scala a chiocciola


Prima di uscire il museo si ha la possibilità di ammirare una delle scale
più famose del mondo (prima foto in alto). Creata nel 1932 da Giuseppe Momo,
la scala è costituita da una doppia elica, una porta e un porta giù. La
bella scala in bronzo è decorato con stemmi papali.



HbITKTX

DlHkgPS



Edited by momolindo - 5/4/2022, 01:04
 
Web  Top
0 replies since 21/7/2014, 19:45   2774 views
  Share