Le voci della notte

Stella di Natale

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view post Posted on 22/11/2010, 12:41
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Stella di Natale

Euphorbia pulcherrima




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Generalità: proveniente dal Messico, questa pianta è adatta soprattutto ad ambienti ben riscaldati, con temperature non inferiori ai 14 gradi. Anche se normalmente siamo abituati a vedere stelle di natale di dimensioni ridotte, queste piante possono raggiungere in natura anche i 2 metri (in casi eccezionali alcuni esemplari possono raggiungere i 3- 4 metri).

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Una delle caratteristiche principali di questa pianta è sicuramente la fioritura. Non tutti sanno però che i veri fiori della stella di natale sono quelli di colore giallo all'interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell'anno (c.d. brattee). Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche.

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La stella di natale è una pianta fotoperiodica, cioè con induzione a fiore solamente quando si accorciano le giornate. Per questo motivo è molto importante, per chi avesse in casa una stella di natale dell'anno precedente, non tenerla in luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni ecc.). Verso ottobre novembre deve essere riportata in casa, in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) proprio al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami.
Altro piccolo accorgimento per far rifiorire la stella di natale è la concimazione. Infatti quest'essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale.

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La pianta deve essere tenuta in un ambiente luminoso, non teme la luce del sole diretta nel periodo invernale. Una volta terminata la fioritura, la pianta fisiologicamente perderà parte delle foglie. Nel periodo primaverile si dovrà portare in giardino ed effettuare una potatura abbastanza vigorosa. Durante l'anno, se la pianta crescerà troppo, si potranno effettuare altri tagli più leggeri, ma non dopo il mese d'agosto, dato che la pianta dovrà prepararsi per l'induzione a fiore.

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L'irrigazione deve essere poco abbondante soprattutto nel periodo della fioritura.

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La riproduzione agamica viene effettuata tramite talea nel periodo primaverile utilizzando ormoni radicali e un substrato ben drenato. La talea viene preparata utilizzando una lametta da barba (per evitare che il fusto si schiacci con l'utilizzo di forbici). Non appena eseguito il taglio la talea dovrà essere immersa in un recipiente di acqua tiepida precedentemente preparato. Ricordarsi di disinfettare la lama tra un taglio e l'altro.

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Edited by momolindo - 22/11/2010, 13:27
 
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view post Posted on 9/12/2010, 21:31
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La Leggenda della Stella di Natale




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Era la vigilia di Natale, in fondo alla cappella , Lola, una piccola messicana, in lacrime pregava:

" Per favore Dio mio, aiutami! Come potrò dimostrare al bambino Gesù che lo amo?

non ho niente, neanche un fiore da mettere a piedi del suo presepe " D'un colpo apparve una

bellissima luce e Lola vide apparire accanto a lei il suo angelo custode. " Gesù sa che lo ami, Lola,

lui sa quello che fai per gli altri. Raccogli solo qualche fiore sul bordo della strada e portalo qui.

" disse l'angelo."Ma sono delle cattive erbe, quelle che si trovano sul bordo della strada"

rispose la bambina. " Non sono erbe cattive, sono solo piante che l'uomo non ha ancora scoperto

quello che Dio desidera farne. " disse l'angelo con un sorriso. Lola uscì e qualche minuto più tardi

entrò nella cappella con in braccio un mazzo di verdure che depositò con rispetto davanti al presepe

in mezzo ai fiori che gli altri abitanti del villaggio avevano portato. Poco dopo nella cappella si senti

un breve sussurro, le erbe cattive portate da Lola si erano trasformate in bellissimi fiori rossi,

rosso fuoco. Da quel giorno le stelle di Natale in Messico sono chiamate " Flores de la Noce Buena ",

fiori della Santa Notte. Nel 1825, Joël Poinsett, ambasciatore Americano in Messico, riportò in

America semi di stelle di Natale e le fece conoscere in tutto il mondo.



 
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view post Posted on 5/12/2012, 20:03
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La Stella di Natale .. consigli per la cura ed il mantenimento


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Il nome scientifico è Euphorbia pulcherrima, ma tutti la conoscono come Stella di Natale; è una pianta tropicale della famiglia delle Euphorbiacee ed in realtà ha ben poco da spartire con il clima natalizio. Ama quindi il caldo e non sopporta temperature inferiori ai 15 gradi. Con quei colori così sgargianti e soprattutto la prevalenza del rosso e del verde, la rendono il simbolo per eccellenza del Natale tanto che si ambienta a meraviglia nell’atmosfera dei regali e delle luci a intermittenza, rallegrando come un rassicurante addobbo natalizio. In natura si presenta come un arbusto legnoso caratterizzato da foglie colorate, dette brattee, il cui rosso richiama gli insetti impollinatori, ma sono spesso confuse con il fiore che invece è giallastro e poco vistoso all’apice dei rami.

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La stella di Natale è stata importata in Europa solo negli ultimi anni e pare che la sua origine sia messicana addirittura, quindi più che esotica.
Fu scoperta, pare nel lontano 1520 dagli spagnoli di H.Cortès giunti nella capitale aztzeca Tenochtitlán. Gli spagnoli la notarono tra i fiori e i frutti che erano destinati a Montezuma(chiamato anche Motecuhzoma Xocoyotzin, fu un tlatoani, un imperatore azteco che regnò dal 1502 al 1520), ma solo nel 1825 Joel Robert Poinsett l’ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, ne portò alcuni esemplari nella sua casa, in Carolina, per iniziare a coltivarli ed è in suo onore che assegnarono alla pianta il nome botanico: Poinsettia Pulcherrima.


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La Poinsettia, presenta foglie verdi viene coltivata per le sue larghe brattee, di colore rosso scarlatto vivissimo, che accompagnano le infiorescenze,ci sono anche altre varietà dalle brattee di colori diversi come ad esempio il bianco ed il rosa, picchiettate o ad effetto marmorizzato. I grandi fiori stellati, molto decorativi hanno reso questa pianta molto utilizzata nel periodo delle festività natalizie, in particolare la tonalità del rosso delle brattee diventa molto intensa proprio in tale periodo, questa sua peculiarità rende questa pianta esotica ottima per ricordare la rinascita solstiziale; nel linguaggio dei fiori, infatti, è elevata a simbolo di rinnovamento, buon auspicio, giovinezza. E’ ormai consuetudine anche in Italia regalarla a Natale insieme al vischio e all’agrifoglio e da studi fatti pare che è utile da tenere in casa in quanto ha la proprietà di rimuovere i vapori chimici di alcune sostanze nocive disperse nell’aria di ambienti chiusi.



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Delle Euphorbiacee, di cui fa parte la Euphorbia pulcherrima, se ne conoscono ben 1770 specie in tutto il mondo e come molte di queste, una volta incisa, emette un liquido bianco irritante, facilmente arrestabile con un pizzico di terriccio nei tagli. Se si è venuti a contatto con le dita è meglio non toccare la bocca o gli occhi.




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Le esigenze di questa pianta che ha davvero poco in comune con il nostro clima invernale sono: il caldo e quindi teme le temperature inferiori ai 15 gradi, infatti da noi viene coltivata nei climi miti della Sicilia e della Riviera Ligure; oltre a questo non tollera gli sbalzi di temperatura e gli eccessi idrici: pertanto deve essere annaffiata regolarmente con poca acqua a temperatura ambiente e solo quando il terreno è ben asciutto. C’è da aggiungere anche che si tratta di una pianta la cui fioritura avviene solo quando le giornate si accorciano, da metà dicembre fino a marzo. Non è un particolare di poco conto e chi ama vederla ben fornita anche dopo le feste natalizie, farà bene a tener presente alcuni accorgimenti: a partire da fine settembre-primi di ottobre è bene tenerla in luoghi con poca luce, mentre in primavera è bene portarla all’esterno. Per stimolarne la crescita è consigliabile concimarla con potassio e fosforo, soprattutto quando comincia a perdere le foglie alla fine dell’estate.


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Infine un consiglio:
se qualche ramo si dovesse spezzare può essere recuperato. Una volta reciso deve essere bruciato alla base con un accendino o scottato nell’acqua bollente per cicatrizzare la “ferita”; poi si può mettere tranquillamente in un vaso con l’acqua: durerà 10-15 giorni.


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Euphorbia pulcherrima



Origine: Messico
Portamento e sviluppo: piccolo arbusto dal fusto delicato alto di solito 40-50 cm, ma può raggiungere anche un metro d’altezza.
Foglie: colorate, dette brattee. Generalmente sono rosse, ma esistono anche di colore bianco o rosa.
Fiori: sono giallognoli e situati al centro della corona di brattee.
Fioritura: avviene da dicembre a marzo ed è molto influenzata dalla luce. Essendo una pianta foto-periodica è bene tenerla in luoghi con poca luce a partire da fine settembre-inizio ottobre.
Esposizione: ama un’intensa luce diffusa e una temperatura intorno ai 18°. Non vuole invece i raggi diretti del sole ed è sensibile alle correnti d’aria.
Terreno: acido e ben drenato.
Malattie: fungine, dovute al ristagno dell’acqua nelle radici.
Tecniche colturali: bisogna bagnarla poco e aspettare che il terreno si asciughi prima di innaffiare nuovamente. Non richiede particolari concimazioni durante la fioritura, mentre nel periodo vegetativo è consigliabile somministrare un fertilizzante ricco di fosforo e potassio. In primavera è meglio portarla all’aperto e verso la fine di aprile dovrebbe essere rinvasata nello stesso vaso, dopo averla potata tagliando i rami principali a 3 cm per due terzi e riducendo leggermente le radici. Evitare di potarla dopo il mese di agosto.


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Suggerimenti: se le foglie ingialliscono e cadono significa che soffrono di troppo calore, poca umidità e poca luce, sarà bene perciò spruzzare le foglie e posizionare meglio il vaso. Anche le foglie secche sono dovute a un calore eccessivo, conviene allontanare la pianta dai termosifoni, e se si piegano può dipendere dalle troppe correnti d’aria. Se invece sulle foglie compaiono macchie grigie non c’è niente da fare, sono state attaccate dal fungo, conviene gettare pianta e terriccio. Mentre se sono semplicemente appiccicose la causa sono gli afidi e bisogna ricorrere all’insetticida.

Questo è quanto, spero che possa esservi utile per la cura della vostra Stella di Natale.

Bibliografia : Informatore Coop 01/1999-01/2003 di Sonia Renzini e Rossana De Caro







Edited by momolindo - 5/12/2012, 20:18
 
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view post Posted on 5/12/2012, 20:06
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Bellissime decorazioni natalizie della Stella di Natale



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view post Posted on 5/12/2012, 20:58
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view post Posted on 7/12/2012, 17:28
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view post Posted on 22/11/2013, 19:08
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Dopo le feste, che fare della Stella di Natale?


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Dopo le feste, che fare della Stella di Natale?Il mese più festoso del 2010 ci ha lasciato ma, prima di andarsene, ci ha regalato un ospite vegetale tra i più belli e insieme delicati: la Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima o Poinsettia).
Come dobbiamo coltivare questa pianta, ora che è iniziata la marcia verso la bella stagione? E l’anno prossimo possiamo aspettarci di rivedere i suoi splendidi “fiori” natalizi nelle nostre case? Siamo tornati dalla nostra esperta, Giulia Clamer, vivaista di grande esperienza (ricordate l’intervista sui ciclamini?), per due domandine veloci in merito…


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Giulia, come si coltiva la Stella di Natale una volta trascorse le feste?
Daniela, prima di tutto bisogna vedere se la Stella che abbiamo comprato è in salute. Al momento dell’acquisto infatti potrebbe essere già compromessa: in questo caso potrebbe anche non superare la settimana, non arrivando nemmeno alla fine delle feste.

E’ dunque così delicata che può morire in brevissimo tempo?
Sì, la Stella è una pianta che ha delle precise esigenze che, se vengono disattese, possono provocarne un veloce deperimento. E’ particolarmente sensibile alle correnti d’aria fredda - purtroppo durante il trasporto può facilmente subire dei colpi d’aria – e agli eccessi idrici, che possono compromettere la salute delle radici. Il problema è che, se le radici vengono colpite da marciumi, è molto difficile che la pianta si riprenda.


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Dopo le feste, che fare della Stella di Natale?Come accorgerci se la pianta ha problemi di salute?
Bisogna fare attenzione perché la Stella di Natale non manifesta subito i problemi che ha all’apparato radicale. Per sapere se sta bene davvero, bisogna controllare le radici. Io suggerisco di scalzare velocemente il vaso e controllare il loro aspetto prima dell’acquisto: devono essere numerose e bianche. Se sono sottilissime e rade, meglio optare per un altro esemplare.

Una Stella di Natale sana per quanto tempo rimane in fiore? E una volta sfiorita?
Le Stelle di Natale che produco io rimangono “fiorite” fino a maggio. Verso luglio con cesoie affilate bisogna effettuare una cimatura, tagliando di circa un terzo tutti i rami: una bella spuntata le aiuterà a crescere. Concimiamole con concime per piante fiorite e facciamo trascorrere loro l’estate fuori, ma all’ombra.

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Dopo le feste, che fare della Stella di Natale?E’ possibile far rifiorire una Stella di Natale?
Certo che sì, precisando una cosa: quelli che noi chiamiamo ”fiori” nella Stella in realtà sono foglie modificate (brattee): i veri fiori sono piccoli e si trovano al centro delle foglie colorate. Per far sì che l’anno prossimo la pianta le produca nuovamente, bisogna solo avere qualche attenzione.

La Stella di Natale è una pianta brevidiurna (“a giorno corto”), ovvero l’induzione alla fioritura viene “innescata” dalla diminuzione delle ore di luce rispetto a quelle di buio. Da noi questo succede naturalmente a partire dall’autunno, quindi andrebbe tutto alla perfezione. Senonché, quando la temperatura esterna scende sotto i 15°, noi portiamo la Stella in casa dove, quando arriva il buio, noi accendiamo la luce! E’ proprio quella luce che impedisce alla Stella di Natale di “rifiorire” correttamente.


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http://fioriefoglie.tgcom24.it
 
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view post Posted on 22/11/2013, 20:10
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Decorazioni con la Stella di Natale



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Edited by momolindo - 22/11/2013, 20:35
 
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