Il popolo bianconero in festa davanti all'hotel della squadra. Entusiasmo all'arrivo del pullmann, e quando scendono il capitano e Chiellini c'è un autentico boato. All'ingresso dell'albergo interista invece piccolo bagno di folla per il solo Mourinho
Alessandro Del Piero, 34 anni, capitano della Juve. LaPresse
TORINO, 18 aprile 2009 - Juventus-Inter ha 100 anni. Ma è più attuale che mai. Te ne accorgi in una mattinata primaverile di sole a Torino, davanti all’hotel della Juventus. I bianconeri arrivano da Vinovo, dove hanno svolto la rifinitura mattutina. Alle 12.50 la sagoma nera del pullman del club si staglia in centro. Ed ecco che il capannello di tifosi, che negli ultimi minuti è aumentato progressivamente, ora saranno un centinaio, esplode. Meno dieci o non meno dieci in classifica. Il derby d’Italia fa storia a sé.
TRA I TIFOSI - E così c’è Gianni, è venuto apposta dal Lussemburgo, con il figlio. C’era già per Juve-Chievo, racconta, si era ritrovato nell’albergo giusto, quello della Vecchia Signora, e sì, i giocatori erano stati gentilissimi: foto e dediche. Ma siccome poi in campo era andata male, con Pellissier che sembrava Messi, Gianni è tornato a Torino per Juve-Inter, e stavolta spera nell’epilogo per lui a lieto fine. C’è lo striscione del club bianconero di Oliveto Citrasa, Salerno, ci sono telefonini che si alzano all’unisono, pronti a fotografare i campioni del cuore. L’entusiasmo è straripante. L’ingresso dell’hotel è stato transennato. Il pullman si avvicina. C’è Iaquinta là nei sedili di fondo, in un angolo, la fotografia del suo momento: è partito dietro ad Amauri, Del Piero e Trezeguet e ora Ranieri si chiede come può tenerlo fuori, visto che gli risolve i problemi a forza di gol. Lui gioca. C’è Giovinco, il futuro, che saluta.
I CORI - Cori per tutti alla discesa, boato per Del Piero e Chiellini, cori contro l’Inter. La rivalità è fiera, sentitissima. C’è chi chiede il 3-0, la batosta agli avversari, e chi vuole crederci ancora, anche se la matematica della classifica non è un’opinione, e dice che la rincorsa è proibitiva. I giocatori bianconeri entrano in hotel, al volo, tra due ali di folla, con l’autista del pullman che deve stare attento a non travolgere i tifosi quando fa marcia indietro, ma c’è ancora il tempo per un ultimo coro, il più potente: "Fino alla fine, forza Juventus". Per stasera e per il campionato. Loro al tricolore credono ancora.
GLI INTERISTI - C'è uno spicchio di Torino dove si respira aria nerazzurra. Il punto di ritrovo dei tifosi dell'Inter è in centro, davanti all'hotel scelto per il ritiro pre-partita. Mourinho e i giocatori sono arrivati ieri sera, oggi relax e una breve passeggiata mattutina in attesa della sfida di questa sera. Nessuna rifinitura. Mourinho non sembra avere dubbi di formazione. I tifosi interisti che si sono radunati all'ingresso dell'hotel invece sì, e nel dubbio chiamano i nomi di tutti i loro eroi, da Julio Cesar a Balotelli. Nel parcheggio al posto del pulman nerazzurro ci sono tre fuoriserie:una Ferrari, una Corvette e una Mustang, roba da intenditori. I tifosi si spostano davanti al cortile dell'hotel e chiamano Ibra a gran voce, dalle finestre nemmeno un "ciao". E' la mezza e con ogni probabilità i giocatori sono già scesi al ristorante per un pranzo leggero. Pochi minuti più tardi una Maserati nera sfreccia davanti all'hotel, rallenta e riparte direzione via Roma. A bordo c'è Ciro Ferrara, responsabile del settore giovanile della Juventus, che abita là vicino. Ma i tifosi dell'Inter non ci fanno caso, sono troppo impegnati a guardare attraverso i vetri scuri dell'hotel, alla ricerca di Ibra. I loro sforzi vengono premiati pochi minuti prima delle 13: alla reception arriva Mourinho e all'ingresso esplode l'entusiasmo tra flash delle fotocamere e cori da stadio. Il tecnico saluta e scompare in ascensore, stasera i riflettori dell'Olimpico saranno tutti per lui.
Pratesi-Mauro
CITAZIONE (chiccoromano @ 18/4/2009, 17:21)
Si tu tifa Roma...tanto il 4 a 1 della Juventus con la Roma resta memorabileeeeeeeeeeeeeeee