Le voci della notte

Peonia

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momolindo
view post Posted on 29/2/2012, 00:31 by: momolindo
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Mai finirà perchè sei parte dei miei ricordi,parte della mia vita e ciò che mi hai dato,ciò che ti ho dato sempre vivrà!

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Paeonia




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I l nome della Peonia deriva da Paeon, o Peone, il medico greco degli dei. Secondo la leggenda, Peone utilizzò il fiore per guarire una ferita di Plutone; per ringraziarlo il dio gli fece il dono dell’immortalità trasformandolo nel fiore della peonia. Un grande privilegio, poiché per i greci la peonia era l’unico fiore che meritava l’ammirazione degli dei e per questo era ospitato nell’Olimpo.





EPOCA DI IMPIANTO

Il periodo miglior per piantare le peonie, sia a radice nuda che in vaso, va da settembre agli ultimi giorni di novembre; piantando in autunno si permette alle radici di sviluppare e ramificare il suo sistema radicale prima della ripresa vegetativa. E’ possibile piantare in inverno, purché il suolo non sia gelato durante il giorno. Dopo il mise di marzo si possono mettere a dimora purché siano coltivate in vaso.



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CARATTERISTICHE DEL SUOLO


Il terreno ottimale per ospitare le peonie è di medio impasto, ricco di humus, profondo, permeabile e ben drenato. Il ph ottimale può variare da sub-acido a leggermente alcalino: 6.5 – 7. E’ importante dissodare il terreno prima dell’impianto, mescolarlo eventualmente con sabbia e torba ed arricchirlo con concimi organici (letame maturo, ammendante vegetale composto, cornunghia ecc.); è bene però evitare il contatto diretto delle radici con i concimi. Si deve evitare il più possibile il ristagno idrico, a tal fine, in terreni particolarmente umidi, è utile porre sul fondo della buca di impianto uno strato di 5-10 cm di ghiaia o altro materiale grossolano.




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ESPOSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL LUOGO DI IMPIANTO

Le peonie amano i luoghi ben soleggiati ma, a seconda delle regioni, possono essere piantate in posizioni leggermente ombreggiate. L’esperienza ci insegna che le arbustive, seppure estremamente tolleranti, sono più adatte a condizioni di mezzo sole, infatti le piante che sono parzialmente ombreggiate,m soprattutto al mattino presto, mantengono il fogliame verde più a lungo e in genere hanno minori problemi con le malattie fogliari rispetto a quelle coltivate in pieno sole. La troppa ombra però ne limita la fioritura e le fa crescere esili e spoglie in basso.
Le peonie erbacce invece sono molto più amanti del sole pieno e se troppo ombreggiate rischiano di non fiorire affatto. Tutte hanno bisogno di spazio e non devono essere troppo vicine alle radici di altre piante; qualora sia necessario piantarle vicino ad alberi o piante molto vigorose occorre porre particolare attenzione ad effettuare una buona concimazione d’impianto e poi a fornire apporti di concime regolari.
Le peonia arbustive , seppure di accrescimento lento, superano dimensioni di circa 2 metri di diametro e altrettanto di altezza: occorre perciò piantarle ad una distanza di almeno 1,50 metri dalle altre piante.
Le erbacee crescono esclusivamente in diametro, mantenendo nel corso degli anni una altezza varia dai 40 centimetri di alcune specie botaniche ad un metro e più di alcuni ibridi. Lo spazio che devono avere intorno deve essere di almeno 80 cm. Sempre sconsigliato è l’impianto in zone di terreno infossate dove si raccoglie l’acqua dopo le piogge.



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ISTRUZIONI PER L’IMPIANTO




Peonie erbacee:

eseguire uno scasso di circa 40 cm di lato e 40 cm di profondità, miscelare bene la terra estratta con il concime e gli eventuali ammendamenti, sotterrare completamente la pianta avendo cura che le gemme non siano più profonde di 3-4 cm.


Peonie arbustive


eseguire uno scasso di circa 40 cm di lato e 40 cm di profondità, miscelare bene la terra estratta con il concime e gli eventuali ammendamenti, porre se necessario il drenaggio infondo alla buca, deporvi la pianta in modo che il punto d’innesto, riconoscibile da un brusco aumento del diametro del fusto, sia circa 7-8 cm sotto il livello del suolo, ricoprire stando attenti a non rompere eventuali radici secondarie. Dopo alcuni anni è buona pratica rincalzare per circa 7-8 cm la pianta formando un cumulo di terra alla sua base.



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MOLTIPLICAZIONE E RIPRODUZIONE


La moltiplicazione delle peonie arbustive avviene normalmente per innesto a spacco laterale o centrale su radici di varietà Peonia lactiflora. Gli innesti vengono effettuati al tavolo, da fine agosto a fine settembre, utilizzando rami di peonia arbustiva prodotti dalla pianta durante l’anno ma già lignificati. Una volta effettuato l’innesto viene messo a dimora per uno o due anni su substrati di varia composizione.


La divisione è un altro sistema e può essere fatto per entrambe le specie; in questo caso occorre, in autunno, dissotterrare l’apparato radicale e, dopo averlo ben lavato sotto il getto dell’acqua fredda, sezionarlo con una lama affilata in modo che su ogni pianta siano presenti 3-4 gemme nelle erbacee o 1-2 fusti nelle arbustive con alcune porzioni di radici di circa 15-20 cm .


Anche la semina é un sistema molto valido per riprodurre le peonie, sia erbacee che arbustive, bisogna tenere presente però che la nuova pianta potrebbe avere caratteristiche diverse dalla pianta madre inoltre è un procedimento molto lungo, la sola germinazione del seme può impiegare 2 anni, anche se è l’unico per creare nuove specie. Generalmente per vedere una piantina nata da seme sono necessari 7-8 anni dal momento della semina.




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CURE COLTURALI DOPO L’IMPIANTO


Peonia erbacea

Sarebbe utile togliere i fiori appassiti dalle giovani piante per evitare che spendano energie nella formazione dei semi, se si recidono dei fiori per fare delle composizioni si devono sempre lasciare una o due foglie alla base dello stelo per non compromettere il ciclo vegetativo della pianta; è buona pratica non tagliare dalla pianta più di metà degli steli. In ogni caso è sconsigliabile tagliare fiori con steli lunghi da piante messe a dimora l’autunno precedente.
Per ridurre le fonti di contagio delle malattie fungine, in autunno è bene tagliare i fusti a qualche centimetro da suolo e distruggerne i residui. Le malattie che più frequentemente colpiscono la peonia sono la Botrytis, che si manifesta con chiazze secche sulle foglie o con marciumi ricoperti di muffa grigia alla base dei fusti o sui boccioli, e il Cladosporium che attacca le foglie ei fusti a stagione inoltrata formando piccole chiazze rotonde e rossicce. Entrambe le malattie sono favorite dall’eccesso di umidità sia nel terreno che atmosferica, per attenuare i danni si consiglia di non eccedere nelle concimazioni azotate e nelle irrigazioni; nelle annate più umide è spesso necessario effettuare trattamenti fogliari con antibotrico (Ronilan, Rovral, Dithane). Gli organismi più distruttivi sono senza dubbio i nematodi, questi “vermetti”, invisibili ad occhio nudo, si insidiano nelle radici più sottili causando la formazione di tubercoli e malformazioni tondeggianti dette galle; il loro attacco conduce al rapido deperimento ed alla morte della pianta senza purtroppo lasciare alcuna possibilità di cura.



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Se una pianta è stata colpita da nematodi la si deve estirpare per evitare la propagazione della malattia e non si possono più piantare peonia nello stesso terreno per molti anni ; fortunatamente gli attacchi di nematodi sono molto rari.
Se sono mantenute in condizioni di perenne eccesso di umidità, è facile che alcuni organismi patogeni, causa di marciume, attacchino le loro radici; questi attacchi che possono avere differenti gravità a seconda del patogeno e delle condizioni del suolo sono sempre da evitare, infatti le piante attaccate da forme gravi in genere deperiscono e muoiono nel giro di poche stagione.
Se la pianta è diventata troppo grossa e si desidera dividerla bisogna ricordare che talvolta l’anno successivo al trapianto non si ha alcuna fioritura. Non è mai consigliabile ripiantare una peonia in un luogo dove sono vissute a lungo. Se proprio lo si vuole fare, è opportuno attendere 3-4 anni durante i quali si dovrà disinfettare il terreno ed apportare concime organico.







Peonie arbustive

Anche la peonia arbustiva viene colpita dalla Botrys, dal Cladosporium e dai nematodi, le attenzioni sono le stesse della peonia erbacea.
Una buona prevenzione può essere effettuata irrorandole con prodotti rameici a fine inverno, dopo aver provveduto ad eliminare rami morti o ad effettuare la pulizia. Anche nelle arbustive può essere consigliabile, soprattutto in giovani esemplare, tagliare i fiori appassiti per evitare che la pianta consumi inutili energie nella formazione dei semi. Negli ibridi di lutea, essendo praticamente sterili, questa pratica non trova giustificazione e può essere tranquillamente evitata.
Non richiedono una potatura particolare; a fine inverno è sempre bene pulire la pianta;, eliminando tutti i rami morti, deboli o troppo appressati, favorendo così una buona aerazione all’interno della chioma.



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Talvolta, soprattutto se sono state piantate con il punto di innesto troppo superficiale, tendono a non ramificare dalla base del fusto come dovrebbero; in tali casi, in cui le piante crescono su una sola o due branchie molto lunghe e spoglie alla base, può essere necessaria una potatura di formazione, da effettuarsi da fine ottobre a dicembre, accorciando le branchie a circa un terzo della loro altezza, per favorire l’emissione, dalla gemma alla base del fusto, di numerosi rami. Questi interventi un po’ drastici sono in genere più efficaci se accompagnati da una rincalzatura del terreno alla base della pianta.
In condizioni normali non richiedono molta acqua; la loro vegetazione smette abbastanza presto in estate e può capitare che a metà settembre le foglie, soprattutto delle piante esposte in pieno sole, siano già parzialmente secche. Il periodo in cui le peonie sono più sensibili alla mancanza d’acqua è quello della fioritura, occorre porre attenzione alle bagnature in questo periodo, soprattutto durante gli anni con primavere molto asciutte.
Come nel caso delle erbacee è molto più dannoso un eccesso d’acqua che una carenza; le piante adulte possono sopravvivere benissimo a una scarsezza d’acqua ma deperiscono e muoiono se il terreno è permanentemente fradicio e asfittico.


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ALCUNI DETTAGLI DA RICORDARE

Nelle peonie arboree, gli ibridi di lutea sono di vegetazione più tardiva delle varietà di appartenenti al gruppo delle Moutan.
Nelle peonie erbacee gli ibridi e le specie botaniche sono invece più precoci delle varietà orticole correnti di Peonia lactiflora.
In genere sono necessari 2 o 3 anni prima che le piante si sviluppino in modo normale, nel frattempo svolgono un lavoro sotterraneo e pertanto possono dare l’impressione di vegetare producendo pochi fiori o, a volte, non fiorendo affatto.
Essendo tra i fiori più precoci a fiorire, smettono anche presto di vegetare, per questa ragione possono avere un aspetto autunnale già da metà settembre.



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IN SINTESI:


Gennaio: vangare il terreno intorno alla pianta.
Febbraio: la pianta si sveglia, bisogna ripulirla da parti secche e danneggiate.
Marzo: concimare prima della fioritura con fertilizzante ricco in fosforo e potassio.
Aprile: le arboree cominciano a schiudere i loro fiori.
Maggio: dopo le ultime fioriture delle arboree, sbocciano anche le erbacee.
Giugno: si pulisce il terreno intorno alle piante.
Luglio: nei periodi più caldi e siccitosi, irrigare il terreno evitando ristagni.
Agosto: raccogliere i semi da piantare in autunno.
Settembre: le foglie si tingono di toni caldi prima di cadere.
Ottobre: le piante vanno a riposo ed è il momento ideale per il trapianto e l’impianto.
Novembre: prima del gelo le piante si possono ancora dividere e mettere a dimora.
Dicembre: la pianta continua la sua fase di quiescenza invernale in attesa della primavera.




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Edited by momolindo - 29/2/2012, 08:19
 
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