Syringa: Il magnifico fiore del Lillà
Syringa è un genere della famiglia delle Oleacee, originario dell'Europa e Asia del Nord, Estremo oriente, Persia.
DescrizioneComprende una trentina di specie arbustive alte fino a 6 m, alcune specie come la S. persica, la S. chinensis, la S. dubia e la S. villosaa, hanno un modesto interesse come piante decorative; mentre la S. vulgaris arbusto forte e rustico, ormai diffuso e spontaneamente naturalizzato nel bacino del mediterraneo, viene coltivato diffusamente come pianta ornamentale con i numerosi ibridi e cultivar a fiore semplice o doppio; ha robusti rami ascendenti, che portano larghe foglie cuoriformi, fiori piccoli e profumatissimi, colorati di bianco puro, viola o lilla, riuniti in pannocchie piramidali, che fioriscono in maggio.
Sono alberi ed arbusti a foglie caduche, con piccoli fiori tubulari, riuniti in dense pannocchie ed intensamente profumati. Fioriscono in primavera ed all'inizio dell'estate. I più conosciuti ed apprezzati sono le varietà di Syringa vulgaris, i cui fiori possono essere di colore variabile dal bianco crema sino al porpora intenso. Tutti i lillà sono rustici.
DistribuzioneOriginario dell'Europa ed Asia del Nord, Estremo oriente, Persia ed ormai diffuso e spontaneamente naturalizzato nel bacino del Mediterraneo.
Propagazione La moltiplicazione delle specie spontanee avviene per semina o tramite i polloni, quella delle varietà per talea erbacea durante l'estate.
Usi Coltivata ad uso ornamentale, in parchi o giardini per la formazione di alte siepi, boschetti fioriti, gruppi isolati, etc.
Industrialmente per la produzione forzata invernale dei fiori, le varietà a fiore bianco candido, vengono utilizzate tradizionalmente come addobbi floreali delle cerimonie nuziali o nei battesimi, come simbolo di purezza.
Proprietà curative ed usi antichi Utilizzata soprattutto a scopi decorativi, la profumatissima Syringa Vulgaris, meglio conosciuta come Lillà, è stata ampiamente usata in passato anche a scopo curativo. Il decotto della corteccia veniva utilizzato come febbrifugo, dall'infuso delle foglie venivano attribuite proprietà decongestionanti per il fegato e la digestione. Con i fiori si preparavano profumi e si ricavava anche l'olio da massaggio (attraverso la macerazione) per combattere reumatismi e dolori.
Oggi come tonico del cuore e della circolazione si trovano in commercio i gemmoderivati (Syringa vulgaris macerato glicerico). Era antica credenza che le fate amassero stare tra i fiori di Lillà e che piantato in un luogo lo purificasse dal male. I fiori freschi potevano servire ad allontanare gli spiriti da luoghi infestati. L'olio era impiegato nei rituali di equilibrio mentale, per i poteri psichici e la purificazione.
Metodi di coltivazione I lillà preferiscono posizione soleggiata, in terreni profondi, fertili, capaci di trattenere l'umidità e, preferibilmente, calcarei; suolo di medio impasto, acido o semi-acido, clima estivo umido, concimazioni regolari con fertilizzanti organici, annaffiature regolari ma non eccessive, prevedere periodiche disinfestazioni dei numerosi parassiti.
La potatura va eseguita subito dopo la fioritura primaverile, per favorire la formazione di gemme estive che porteranno i fiori nell'anno successivo.
La moltiplicazione avviene per talea, margotta, per innesto su soggetti ottenuti da seme, propaggine o per mezzo dei polloni radicali.
La coltivazione industriale per la produzione forzata del fiore reciso, specialmente nelle cultvar a fiore bianco, prevede l'espianto dal terreno, in autunno, delle varietà precoci e robuste, con grosse gemme fiorifere, che svernano in luogo asciutto, e dopo 30-40 giorni trasferite in serra per la forzatura a 30 °C ed elevata umidità.
Molte delle specie minori, con fiori delicati e profumati, sono adatte ai piccoli giardini, dove invece i veri lillà sono sconsigliabili.
Le specie di maggiori dimensioni possono essere utilizzate per schermi visivi o siepi, per sfondi per una composizione di arbusti, per un bordo misto. Si possono utilizzare i fiori del lillà nelle composizioni e si consiglia di raccoglierli al mattino presto per non vederli avvizzire velocemente.
Nelle piante appena messe a dimora rimuovere i fiori alla comparsa; nei primi anni dopo l'impianto eliminare le pannocchie sfiorite, senza recare danno ai germogli.
Durante l'inverno, eliminare, con la potatura, i rami deboli e danneggiati; in estate, effettuare cimature frequenti per favorire lo sviluppo di nuovi germogli e per rendere l'arbusto più compatto.
Ringiovanire vecchi esemplari con una potatura severa durante l'inverno, recidendoli alla base e scegliendo i nuovi rami che costituiranno l'impalcatura dell'arbusto; apportare poi concime organico ed inorganico. Nel corso della stagione non si avranno fiori, ma nel giro di due o tre anni si ritornerà ai normali livelli di fioritura.
Acquistare piante non innestate, in quanto queste ultime producono alla base molti polloni più vigorosi delle marze.
Varietà Syringa "Mme Florent Stepman" L'aspetto è a portamento eretto, espanso con l'età. I fiori sono profumati, semplici, riuniti in dense pannocchie, di colore bianco. I boccioli fiorali sono di colore giallo crema. Da marzo a giugno. Le foglie sono cuoriformi. L'altezza che raggiunge è di 4 m ed anche il diametro è di 4 m. Va coltivata in luoghi soleggiati con terreno ben drenato. È completamente rustica. Resiste a temperature non inferiori a - 15 °C.
Syringa "Cora Brandt" L'aspetto è a portamento diffuso, assurgente, espanso con l'età. I fiori sono profumati, doppi, riuniti in pannocchie di colore bianco chiaro, molto dense. Da marzo a giugno. Le foglie sono cuoriformi, di colore verde. Raggiunge un'altezza di 3-4 m ed un diametro di 3-4 m. Va coltivata in ambienti soleggiati con terreno ben drenato. È completamente rustica. Resiste a temperature non inferiori a - 15 °C.
Syringa "Jan van Tol" L'aspetto è a portamento eretto, espanso con l'età. I fiori sono lunghe pannocchie di fiori bianchi e profumati. Da marzo a giugno. Le foglie sono cuoriformi, di colore verde scuro. Raggiunge un'altezza di 4 m ed un diametro di 4 m. Va coltivata in ambienti soleggiati con terreno ben drenato. È completamente rustica. Resiste a temperature non inferiori a - 15 °C.
Il significato e la simbologia del Lillà
Syringa, comunemente chiamata Lillà, è un genere della famiglia delle Oleacee, originario dell'Europa e Asia del Nord, Estremo oriente e Persia. Comprende circa 30 specie arbustive che possono raggiungere l'altezza di 6 m anche se la più diffusa, soprattutto come pianta ornamentale è la Syringa vulgaris, arbusto ormai diffuso e spontaneamente naturalizzato nel bacino del Mediterraneo. Il fiore di Lillà, usato prevalentemente a scopo decorativo, in tempi remoti è stato ampiamente utilizzato a fini terapeutici.
Infatti, il decotto della corteccia serviva a calmare gli stati febbrili mentre, mettendo in infusione le foglie, la bevanda che ne risultava fungeva da ottimo decongestionante utile sia allo stomaco che al fegato. Per combattere forme reumatiche e lievi dolori veniva utilizzato l'olio ricavato tramite la macerazione dei fiori. I fiori di Lillà venivano usati anche per creare essenze aromatiche e profumi.
Un'antichissima leggenda narra che il popolo delle Fate amasse stare tra i fiori di Lillà. Dove credevano fosse annidato il male, le Fate solevano piantare un Lillà per far in modo da purificare il luogo. Nel linguaggio dei fiori il significato dei Lillà varia a seconda del colore. La varietà bianca assume il significato di fanciullezza (inteso come purezza e verginità) e innocenza giovanile mentre, nella varietà di color viola, significa innamoramento e palpiti d’amore. In alcuni luoghi del mondo, tuttavia, regalare fiori di Lillà significa rottura del fidanzamento.
Il significato delle più importanti varietà di LillàLillà Bianco: innocenza, purezza e verginità.
Lillà Giallo: esprime l’essere fra le nuvole.
Lillà Tigre: orgoglio.
Lillà della Valle: tenerezza e umiltà.
Lillà Viola: rottura del fidanzamento.
ilgiardinodegliilluminati.it/
wikipedia.org/
foto sul web