Le voci della notte

Arte di natura: coralli

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view post Posted on 26/7/2011, 13:49
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Arte di natura: coralli



Spesso la natura si diverte a fare l'artista. In questi dettagli fotografici le geometrie, i motivi ricorrenti sembrano diventare ricami. La seconda puntata dell'iniziativa di Nat Geo dedicata ai patterns in natura che diventano forme artistiche.


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Il corallo fungo (Fungia scutaria)

Questo corallo, molto comune nell'Oceano Pacifico occidentale, ricorda la parte inferiore della cappella di un fungo. Il corallo fungo (Fungia scutaria) è formato da un singolo polipo, a differenza di molti altri, che sono formati da una colonia di polipi.

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Stella di corallo

In cerca di cibo, i polipi del corallo montastrea cavernosa si aprono. Questo corallo a forma di stella è stato fotografato nelle acque dell'isola di Little Cayman

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La grande mensa del mare

Le barriere coralline brulicano di vita. Queste formazioni coprono meno dell'1% del suolo oceanico, ma nutrono circa il 25% delle creature marine. L'Indonesia ospita una delle maggiori biodiversità marine del mondo. Tra le tante forme di vita c'è anche questo corallo, fotografato vicino all'arcipelago Tukangbesi.

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Camuffamenti

Il Xenocarcinus depressus si nasconde tra il rosso vivo delle gorgonie a Palau.

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Tentacoli corallini

I coralli si nutrono principalmente di prodotti della fotosintesi delle alghe zooxantelle. Ma dispongono anche di tentacoli acuminati e velenosi che tirano fuori quasi sempre di notte, per afferrare zooplancton e addirittura piccoli pesci.

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Arcobaleno di coralli

Un mix di coralli morbidi prolifera lungo una scogliera vicino alle isole Figi. A differenza dei coralli duri, quelli morbidi non hanno uno scheletro esterno rigido, che compone l'ossatura portante delle barriere coralline.

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Particolare di gorgonia

Le gorgonie a ventaglio, come questa che si trova alle isole Turks e Caicos, sono formate da minuscoli animali chiamati polipi. Se vengono stressati da fattori esterni, come il cambio di temperatura o l'inquinamento, i polipi sfrattano i loro colorati coinquilini, le alghe. La conseguenza può essere lo sbiancamento del corallo e la sua morte.

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Coralli ramificati

Vicino alle isole Turks e Caicos questi coralli ramificati danno l'illusione di muoversi nel mare color turchese.

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Topografia del corallo

Questa fotografia ravvicinata rivela le valli e le catene montuose di un singolo corallo. Questa immagine è stata scattata al largo della costa del Messico


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Corallo morbido

Un corallo morbido arancione fluttua nell'Oceano Pacifico occidentale. Sia i coralli duri che quelli morbidi hanno una relazione simbiotica con le alghe zooxantelle, che vivono al loro interno e conferiscono loro il colore.



nationalgeographic.it

Edited by taskforce - 27/7/2011, 15:01
 
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view post Posted on 26/7/2011, 14:37
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il sublime pensiero di te...che mi sta accanto tutto il giorno..mentre sento che manca qualcosa! tu

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IO LI CHIAMEREI ...............I CORALLI ALL' UNCINETTO....
BELLISSIMIIIIIIII...MERAVIGLIOSI....STUPENDI...
.BRAVOOOOOOOOOOOOOO


Edited by taskforce - 27/7/2011, 15:02
 
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taskforce
view post Posted on 18/8/2011, 19:10








I Coralli o Antozoi







Gli Antozoi o, più comunemente, coralli sono una classe di animali del phylum degli Cnidaria. Consistono di piccoli polipi simili ad anemoni di mare radunati tipicamente in colonie di molti individui simili. Il gruppo include gli animali costruttori delle barriere coralline tropicali, che producendo carbonato di calcio formano il tipico scheletro calcareo.



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Etimologia del nome


Il loro nome significa letteralmente "fiori animali" (dal greco "anthos" fiore, e "zoon" animale) ed i loro rappresentanti più tipici sono gli anemoni di mare (o attinie) e i coralli (tra i quali va ricordato il corallo rosso).
[modifica] Distribuzione e habitat



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Nelle fasce tropicali degli oceani i coralli, stanziatisi da millenni, hanno formato delle grandi bio-costruzioni calcaree con i loro scheletri, creando un nuovo ambiente naturale (la barriera corallina) che ha addirittura modificato la geografia dei mari e degli oceani in quelle zone formando scogliere e permettendo lo sviluppo di tipici ambienti di piattaforma carbonatica e atollo. È tuttavia un errore credere che il corallo possa svilupparsi soltanto nei mari caldi, Infatti i mari freddi (quello della Scandinavia, della Gran Bretagna e della penisola iberica) ospitano scogliere coralline e piattaforme carbonatiche.


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Anche se i coralli possono catturare il plancton usando gli cnidoblasti presenti sui loro tentacoli, la maggior parte di questi animali nei mari caldi ottiene il sostentamento tramite le zooxanthellae, delle alghe unicellulari simbiotiche. Di conseguenza la maggior parte dei coralli dipende dalla luce solare e si sviluppa in acqua luminosa e poco profonda. Questi coralli sono quelli tipici dei reef tropicali e subtropicali, come la Grande Barriera Corallina australiana. Altri coralli non sono invece in simbiosi con le zooxanthellae e possono vivere in acque più profonde, come nell'Oceano Atlantico, dove il genere Lophelia vive fino a 3000 metri[1]. Un esempio di questi coralli sono i Darwin Mounds, situati a oltre 1000 metri di profondità in prossimità di Cape Wrath, in Scozia.



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Descrizione

Corallium rubrum: sono chiaramente visibili i singoli polipi dotati di otto tentacoli.

Presentano la cavità gastrovascolare con setti longitudinali radiali alternati a tentacoli.


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Si distinguono sotto il termine collettivo di corallo:


* il Corallium rubrum, un animale coloniale degli Octocoralli, simile alle gorgonie e appartenente al genere Corallium, caratterizzato dall'esoscheletro di colore rosso acceso, talvolta rosa o bianco. Questa specie non gradisce la luce e si trova sia in grotte sottomarine sia ad una certa profondità (a volte ad oltre 100 metri di profondità), in particolare nelle acque mediterranee ed in quelle del bacino occidentale.



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* il corallo nero Anthipathes (che comprende numerose specie, tra cui la specie Antipathes subpinnata) appartiene al gruppo degli esacoralli dell'ordine Antiphataria ed è una specie nettamente più termofila del Corallium rubrum, vivendo anche nei mari tropicali a profondità che possono raggiungere molte centinaia di metri.


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* quelli che vengono chiamati coralli e che, in effetti, sono animali coloniali delle o madrepore. Di forma e di dimensione variabili, sono sparsi nelle acque costiere tropicali in cui formano trottoir (come nel Mar Rosso), atolli (come nelle isole polinesiane) o barriere (come nel caso dell'Australia, con la Grande Barriera Corallina). Queste colonie, generalmente, sono tipiche di acque molto luminose e calde, pur sopportando poco sia le alte temperature che l'inquinamento che porta, infatti, alla loro morte e, quindi, alla loro sedimentazione.



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Si distingue poi tra corallo:

* ermatipico, con scheletro carbonatico e che vive in simbiosi con le zooxanthellae che gli forniscono nutrimento, ed ha quindi bisogno di luce. Queste simbiosi si fondano sul mutuo scambio di sostanze tra simbionte (alga) ed ospite (antozoo). Le simbiosi in questione sono di estremo e attuale interesse, soprattutto in relazione ai fenomeni di sbiancamento dei coralli, che si ritiengono dovuti ad un aumento della temperatura, conseguenza dell'effetto serra;


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* aermatipico o anermatipico, sprovvisto di zooxanthellae, che non ha dunque bisogno di luce e può vivere più in profondità e che si nutre catturando plancton o per osmosi.



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Riproduzione



Il corallo, percepito comunemente come un singolo organismo, in realtà è formato da migliaia d'individui identici geneticamente, ognuno grande solo pochi millimetri. La parte terminale del corallo si sviluppa tramite riproduzione asessuata dei polipi. In acque ricche di nutrienti, gli anthozoi possono andare incontro a lacerazione pedale (si staccano dal piede un gruppo di cellule). Dalle cellule staccate si sviluppano nuovi individui. Si riproducono anche sessualmente con la deposizione di uova.


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Longevità

Le colonie coralline costituiscono i più vecchi organismi animali vivi al mondo: la loro longevità supera di gran lunga quella delle tartarughe, che vivono oltre 210 anni, o di alcune specie di vongola che possono vivere oltre 405 anni. Secondo gli esperti del NOAA alcune colonie avrebbero anche molte centinaia, e forse migliaia di anni.



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Alimentazione


Gli anemoni attendono che pesci o altri animali marini finiscano tra i loro tentacoli urticanti, per poterli immobilizzare e mangiare. Alcuni animali tuttavia, come il pesce pagliaccio, sono immuni a tali tentacoli e riescono a vivere fra di essi.


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Ordinamento

I coralli appartengono tutti alla classe Anthozoa e sono divisi in due sottoclassi a seconda del numero di tentacoli, della linea di simmetria, del loro esoscheletro, del tipo di nematocisti o dell'analisi genetica[4][5][6]. I coralli con otto tentacoli sono chiamati Octocorallia o Alcyonaria e comprendono gli Alcyonacea o coralli morbidi, i Gorgonacea o gorgonie e i Pennatulacea o penne di mare. Quelli con più di otto tentacoli in multipli di sei sono chiamati Hexacorallia o Zoantharia, ed includono tra gli altri gli Scleractinia, gli Actiniaria o anemoni di mare e gli Zoanthidea.


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* Sottoclasse Zoantharia (Hexacorallia)

o Ordine Actiniaria
o Ordine Antiphataria
o Ordine Ceriantharia
o Ordine Corallimorpharia
o Ordine Madreporaria
o Ordine Ptychodactiaria
o Ordine Scleractinia
o Ordine Zoanthidea




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* Sottoclasse Alcyonaria (Octocorallia)

o Ordine Alcyonacea
o Ordine Gastraxonacea
o Ordine Gorgonacea
o Ordine Helioporida o Helioporacea
o Ordine Pennatulacea
o Ordine Protoalcyonaria
o Ordine Stolonifera
o Ordine Telestacea



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wikipedia org


Edited by taskforce - 18/8/2011, 20:30
 
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view post Posted on 3/4/2013, 07:22
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view post Posted on 29/5/2014, 01:23
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Coral excavating itself after becoming buried in sediment (time-lapse )


Beautiful Coral Reef Tank


Exploring Oceans: Great Barrier Reef





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view post Posted on 29/5/2014, 01:56
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view post Posted on 8/9/2014, 20:28




Slow Life




Più di centomila scatti per riuscire a catturare i movimenti di coralli e spugne, che a occhio nudo non potremmo vedere mai. È il time-lapse del fotografo Daniel Stoupin a rivelare la vita quotidiana di questi organismi sottomarini


Coralli e spugne sono componenti importantissimi delle barriere coralline, e svolgono un ruolo di cruciale importanza nella biosfera. Come spiega Stoupin sono stati necessari 150.000 scatti, perché la fotografia macro richiede bassa profondità di campo, e per estenderla si è servito della tecnica nota come focus stacking. Ogni inquadratura del video è infatti il risultato della fusione di più scatti, da tre a dodici, le cui zone a fuoco sono state unite tra loro. Sono serviti nove mesi solamente per padroneggiare la tecnica, aggiunge l'autore, e per imparare a relazionarsi con queste straordinarie creature marine.





Video time-lapse di Daniel Stoupin








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Edited by momolindo - 8/9/2014, 21:51
 
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7 replies since 26/7/2011, 13:49   1022 views
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