Le voci della notte

Stasera Barcellona - Manchester all'Olimpico...la finale di Champions

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view post Posted on 27/5/2009, 07:52
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Mai finirà perchè sei parte dei miei ricordi,parte della mia vita e ciò che mi hai dato,ciò che ti ho dato sempre vivrà!

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27/5/2009 (7:14) - STASERA A ROMA LA FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE
Barcellona-Manchester
All'Olimpico la finale di Champions




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Il genio di Messi, il talento infinito
ROBERTO BECCANTINI
ROMA
Mai come per questa finale abbiamo saccheggiato gli armadi delle iperboli e dei superlativi. Siamo passati sopra ai pali dell’Inter, al catenaccio di Hiddink, alle imboscate del destino. A tutto. A tutti. Purché fosse Barcellona-Manchester United. La bella delle belle. Circo Massimo e massimo del circo. I campioni in carica del Manchester United, gli sfidanti del Barcellona. Cristiano Ronaldo contro Lionel Messi: Europa e Pallone d’oro. È il terzo epilogo fra inglesi e spagnoli, dopo Liverpool-Real Madrid 1-0 del 1981 e Barcellona-Arsenal 2-1 del 2006, l’estate di Calciopoli. Arrivano a Roma accompagnati da una stagione trionfale: supercoppa, Mondiale per club, coppa di Lega e scudetto, i rossi; coppa del Re e Liga, i blaugrana. In Europa, lo United non perde da 25 partite, record dei record, e anche per me è leggermente favorito. Il Barça è un ristorante di lusso che non cambia mai menù; il Manchester invece lo adegua: carne o pesce, dipende dai periodi e dai clienti. Sensazioni, sfumature: il caldo è tremendo - al punto che Ferguson, nella seduta mattutina del Flaminio, ha tagliato di brutto le «razioni» atletiche - e quando ti giochi tutto in una sera, i nervi non contano meno dei piedi.

Da quando la signorina Coppa dei Campioni ha sposato mister Sponsor ed è diventata Champions League (edizione 1992-’93), nessuna squadra l’ha vinta due volte di fila. L’ultimo a riuscirvi, con il vecchio regime e le vecchie insegne, fu il Milan di Sacchi (1989, 1990). Scrivi Barcellona e pronunci Catalunya: autonomia, indipendenza, identità. Più che una squadra, più che una città; una squadra-stato. Lo United è la polpa di Manchester e non coltiva fregole politiche. Si accontenta di produrre trofei. L’avvento di Alex Ferguson, in carica dal novembre 1986, ha spaccato gli equilibri e sbriciolato le distanze. Gli inglesi sono rimasti fedeli a un uomo: lui. Gli spagnoli, anglofili per tradizione, alla scuola olandese di Johann Cruijff, inaugurata nei tardi anni Ottanta. Con Cruijff nasce il Dream Team, palla avanti e ricamare, arriva la prima Champions (1-0 alla Sampdoria di Vialli & Mancini). È ricorrente, fra le Ramblas, il filone batavo, Cruijff, Van Gaal, Rijkaard, artefice della seconda. Al Camp Nou ha studiato anche José Mourinho, tanto per rendere l’idea. La cura del vivaio, comune allo United, è uno dei fiori all’occhiello: da una parte, Victor Valdés, Puyol, Piqué (che proprio allo United era stato smistato), Xavi, Iniesta, Busquets e Bojan; dall’altra, Neville, Brown, Evans, Giggs, Scholes e O’Shea.

Il Barcellona di Messi ha già vinto più del Barcellona di Maradona e Ronaldo, a conferma che ogni epoca nasconde le sue trappole e alimenta i suoi paradossi. Lo United è nelle tenaglie americane di Malcolm Glazer, che i tifosi presero a pesci in faccia appena sbarcato, ma ruota attorno a Alex Ferguson, classe 1941. Se il Barça arranca dietro al Real, 2 coppe a 9, il Manchester bracca il Liverpool, 3 a 5 e, da un paio di settimane, lo stesso numero di scudetti, 18. Cristiano Ronaldo ne incarna l’evoluzione tecnica e sociale, così come Messi, Eto’o e Henry, recuperato, riassumono la poesia del tridente. Ferguson ha forgiato generazioni di giocatori, da Eric Cantona a David Beckham, attento a non alterare gli equilibri di una squadra che, piano piano, è assurta al rango di riferimento aziendale. L’ultima favola ha come protagonista i 17 anni di Federico Macheda, il ragazzo italiano dai gol rubati alla follia del momento. A Guardiola mancheranno Marquez, infortunato, più Abidal e Dani Alves, squalificati. A Ferguson, il solo Fletcher, espulso da Rosetti a Londra dopo la resa dell’Arsenal. Le ultime parole famose di sir Alex: «Se vogliamo entrare nella storia e onorare la memoria di Matt Busby (che proprio ieri avrebbe compiuto cent’anni), non possiamo esimerci dal vincere partite come questa.

Noi, almeno un gol lo facciamo; loro, non so. Ci conoscono, li conosciamo. Potrebbero decidere Cristiano o Messi, ma non è detto». È la seconda finale tra United e Barça, la prima risale al 1991, si disputò a Rotterdam e riguardava la Coppa delle Coppe. Vinse il Manchester, già di Ferguson: 2-1, doppietta di Mark Hughes. Non resta che giocare, dunque. A Mosca, un maggio fa, si celebrò il derby d’Inghilterra e, ai rigori, il Manchester United beffò il Chelsea. Questa sera, si riparte da Roma città eterna, città rovente. Barcellona o Manchester United. Il calcio pittura contro il calcio scultura. Come direbbe George Clooney, good night and good luck, buona notte e buona fortuna.



George.......... :e1927.gif: :e1927.gif: :e1927.gif: :e1927.gif: :e1927.gif: :e1927.gif:




Champions L., l'arrivo a Roma del Manchester


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Il Manchester United è giunto a Roma e con il suo arrivo ha di fatto dato il via al "countdown" che porterà a mercoledì, giorno della finale di Champions League tra i Reds e il Barcellona. La squadra di Sir Alex Ferguson, atterrata all'aeroporto di Fiumicino alle 18:05 con un volo charter ha raggiunto l'Exedra Boscolo Hotel di Piazza della Repubblica alle 19:20. Ad accoglierla - al grido "Manchester, Manchester" - oltre un centinaio di tifosi, in gran parte inglesi, e decine di giornalisti e di telecamere delle tv di tutto il mondo.



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L'allenatore Sir Alex Ferguson


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Il fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo


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Federico Macheda, «l'italiano del Manchester»



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L'attaccante Wayne Rooney



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Il portiere Andy Van der Saar







Champions: 3000 euro prezzo bagarini
Fermati due stranieri sorpresi a vendere biglietti


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(ANSA) - ROMA, 26 MAG - Tremila euro per un posto in tribuna e 1.500 per i 'distinti': sono i prezzi dei bagarini allo stadio Olimpico per la finale di Champions. Anche se due cittadini stranieri, un israeliano e un altro di cui non e' ancora stata accertata la nazionalita', sono stati fermati perche' sorpresi a vendere biglietti, e' difficilissimo trovarne in giro. Tanti tifosi inglesi e spagnoli girano sotto il sole con un cartello al collo: 'I need ticket for Champions League'.





La Capitale si ferma per la Champions
paralisi traffico, uffici chiusi in anticipo


Alemanno: confidiamo nel senso di responsabilità di tutti
Ma è allerta per i tifosi ultrà. Due arresti e un accoltellato


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Tifosi davanti all'hotel che ospita la squadra del manchester United



Pronti alla paralisi. Intorno all'Olimpico dalle 16 sarà quasi impossibile muoversi se non a piedi. Fin dall'alba di mercoledì migliaia di tifosi hanno cominciato ad affluire nell'area dello stadio dove alle 20.45 si gioca la finale di Champions. Sarà una giornata critica per la Capitale. E non solo nell'area del Foro Italico. Centinaia di uffici privati e pubblici si preparano a chiudere in anticipo per consentire ai dipendenti il rientro a casa prima che il passaggio delle carovane di tifosi blocchi la circolazione.
«Per questa partita i rischi sono tanti e speriamo che non prevalga l’atteggiamento di quella parte di giovani che vede il tifo come scontro e violenza, ma confidiamo nella maggior parte di loro che è responsabile», dice Gianni Alemanno,.


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Tifosi del Manchester Utd in piazza Esedra
SICUREZZA, NUMERI DA RECORD - Il sindaco di Roma confida che tutto si svolga tranquillamente, nello spirito con cui la città si prepara ad affrontare la faticosa giornata della sfida tra Manchester United e Barcellona. Ma già nella notte si sono avuti alcuni fermi per piccoli disordini - due inglesi arrestati per ubriachezza molesta a Campo de' Fiori - e un giovane è stato accoltellato martedì notte nei pressi di piazza Risorgimento, in via Vitelleschi: ricoverato, non è grave, ne avrà per 10 giorni.
Numeri da record per la sicurezza: il Campidoglio impegnerà 1000 vigili urbani e 500 persone della Protezione civile. E da mercoledì mattina è operativa una cabina di regia presso la Questura. «Stiamo seguendo passo passo i tifosi - spiega Alemanno -. Sarà la migliore risposta a quanto scritto dai quotidiani inglesi», che nei giorni scorsi avevano accusato Roma di essere «la città dei coltelli».


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Un agente inglese in divisa guarda i tifosi in piazza di Spagna
AGENTI IN BORGHESE E IN DIVISA - Agenti in borghese controlleranno le piazze del centro storico con particolare attenzione per l’area di Campo de’ Fiori e piazza Navona. Ma ci sono anche una ventina tra Bobbies inglesi e agenti della polizia spagnola in divisa: per essere riconoscibili ai loro connazionali e fornire aiuto immediato in caso di necessità. Stanno affluendo in città circa 67 mila tifosi, 50 mila dei quali sono inglesi e spagnoli. La città verrà virtualmente divisa in due aree per evitare i contati tra le due parti: saranno circa 500 pullman che porteranno a Roma le tifoserie giunte in aereo a Fiumicino e Ciampino. La «spartizione» è stata decisa per evitare qualsiasi contatto tra le i supporter inglesi (se ne prevedono 30 mila), che si ritroveranno in piazza delle Canestre all’interno di Villa Borghese (da qui, dalle 14.30 bus-navetta li porteranno allo stadio) e quelli del Barcellona, per i quali l’area di raccolta è in piazza Cipro (dalla stazione del metrò A, bus navetta per l’Olimpico).

PERCORSI OFF LIMITS - Per non far mai incontrare le due tifoserie percorsi diversi sempre: quelli inglesi sempre dalla parte del Flaminio e di lungotevere Maresciallo Diaz; i sostenitori della squadra spagnola lungo la circonvallazione Clodia e via Gomenizza. Entrambe queste aree possono essere considerate zone off-limits: da questa mattina transenne sia a villa Borghese che nella zona di piazzale degli Eroi e alla Farnesina. Niente parcheggio sui lungotevere e nelle zone limitrofe piazzale Clodio. Anche i percorsi per andare da una parte all’altra di queste due zone dovranno seguire itinerari prestabiliti. Attenzione anche all’area di via Veneto: chiusure e deviazioni per il prossimo summit del G8 economico. Ed è in vigore dalle 23 di martedì il divieto di vendita di bevande alcoliche nei pressi dell’Olimpico, nel centro storico e in molte altre zone della città.
 
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