Milito sbaglia porta
Per l'Inter è solo pariFinisce 2-2 la sfida in Olanda con il Twente. La squadra di Benitez va in vantaggio con Sneijder ma si fa raggiungere e superare, complice un autogol dell'attaccante argentino. Eto'o firma il pari prima del riposo, inutile assalto nella ripresa. Infortunio a Pandev
ENSCHEDE - La debuttante ferma sul 2 a 2 la super titolata e lo stadio canta sotto la pioggia. Il Twente, campione d'Olanda, resiste alla forza d'urto dei campioni d'Europa. Reagisce con efficacia allo svantaggio iniziale (unico guizzo di un Milito ancora lontano dalla migliore forma) pareggia, mette il naso avanti, si inchina di fronte a una giocata magistrale di Samuel Eto'o (il più in palla) dei nerazzurri. Fuochi d'artificio condensati nei primi 45', spenti forse dall'acqua battente della ripresa, quando l'assedio dell'Inter - a ritmi meno sincopati - non produce occasioni degne di nota.
Cambiano scenari e avversari, non il tema tattico: contro la corazzata di Benitez, gli avversari si chiudono e ripartono. Se il ritmo è quello che è - la condizione migliore è ben lungi dal venire - se dai lati non c'è rifornimento e se i mediani stanno assai dietro la linea del pallone, il prodotto in termini di gioco è lo stesso. Una squadra che tesse la tela ma sbatte contro un muro al limite dell'area.
Il Twente ci mette corsa e umiltà, con una condizione fisica migliore e il ruvido contrasto, supplisce alla differenza di classe. Sui lati, poi, la spinta è decisamente superiore a quella dell'ospite di riguardo. Proprio centralmente l'Inter ha buon gioco, mentre le ripartenze dei Tukkers fanno male proprio grazie agli inserimenti esterni. Segna quasi subito l'Inter: un guizzo di Milito, uno dei suoi, lascia sul posto Douglas e sulla respinta di Mihaylov il tap in di Sneijder è il marchio
di fabbrica visto in altre circostanze. Ma l'Inter non insiste: quando un fallo dubbio di Samuel offre a Janssen, centrocampista di qualità con qualche eccesso di agonismo, l'occasione di calciare una punizione, il n.8 infila l'incrocio (con Julio Cesar in ritardo). 19 minuti sul cronometro, tutto da rifare. Il Twente ha più voglia, su un angolo del solito Janssen nella mischia sotto porta Milito infila un autogol che è il segnale di un'inquietudine. Sotto di un gol, nel miglior monmento degli olandesi, la navicella non si perde. Il migliore del momento, Samuel Eto'o inventa il pareggio con un colpo di classe dopo scambio con Milito. E' il gioiello del match, a fine tempo.
C'è ancora tempo per un'amnesia, sui lati (Maicon è lontano anni luce dal dominatore dell'anno passato, Zanetti è un terzino ormai adattato): fortuna che sul cross al bacio di Rosales il tanto decantato austriaco Janko, davanti a Julio Cesar, alzi il più comodo dei colpi di testa. Va detto che in precedenza Cambiasso - anche lui lontano dalla migliore forma - colpisce un po' rocambolescamente l'incrocio.
Fin qui la cronaca: la ripresa è meno emozionante, l'intensità che cresce è solo quella della pioggia e degli scontri ravvicinati. Si fa male, pare seriamente, Pandev (si parla di distorsione al ginocchio con interessamento dei legamenti), Mariga e Janssen passano spesso alle vie di fatto (l'arbitro li grazia), i portieri non devono mai intervenire (solo un tiro di Mariga su assist di Coutinho fa tremare Mihaylov). Finisce 2 a 2: giusto così. Ma l'Inter non è ancora sé stessa.
Twente-Inter 2-2 (2-2)
TWENTE (4-3-3): Mihaylov; Rosales, Wisgerhof, Douglas, Tiendalli; Brama, Janssen; Ruiz, De Jong, Chadli (88' Landzaat); Janko (77' Bajrami). All. Preud'homme.
INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Mariga, Cambiasso; Pandev (61' Coutinho), Sneijder, Eto'o; Milito (87' Muntari). All. Benitez.
Arbitro: Alves Garcia (Portogallo).
Ammoniti: Maicon, Douglas.
Marcatori: 14' Sneijder (I), 20' Janssen (T), 30' aut. Milito (I), 41' Eto'o (I). (14 settembre 2010)
repubblica it
